ATESSA

La Sevel resta senza componenti elettronici, stop di una settimana. Coinvolte anche altre aziende

L'azienda annuncia la sospensione dell'attività fino a sabato sera, sui tre turni di lavoro, resta aperto solo il reparto di Lastratura. Incontro in azienda per evitare il conflitto con Stellantis. E a Torino i sindacati invocano un percorso comune sul futuro dello stabilimento abruzzese

ATESSA. La Sevel di Atessa - la più grande fabbrica d'Abruzzo - si ferma per una settimana a causa della mancanza di forniture di componenti elettronici. Lo ha comunicato la direzione aziendale alla Rsa di stabilimento. La Sevel ha annunciato che la sospensione dell'attività lavorativa per la produzione del furgone Ducato va dalle ore 22,15 di domenica 29 agosto fino alle ore 22,15 di sabato 4 settembre, sui tre turni di lavoro. Il reparto di Lastratura lavora regolarmente. L'attività lavorativa riprende alle ore 22,15 di domenica 5 settembre. L'approvvigionamento dei componenti elettronici sta creando disagi anche in molte altre aziende dell'automotive italiano ed europeo.

E a seguito dello stop della Sevel, a catena molte aziende dell'indotto stanno comunicando il fermo delle attività per la settimana prossima. Come dichiara all'Ansa il segretario generale della Fiom Cgil provinciale di Chieti, Alfredo Fegatelli, «la Val di Sangro, e non solo - spiega - vedrà una forte richiesta di cassa integrazione. Come Fiom siamo preoccupati perché questa situazione di mancanza di componenti, che sta coinvolgendo tutto il settore dell'automotive, rischia di protrarsi con la conseguenza di aprire seri problemi per le lavoratrici e i lavoratori a partire dalla parte più debole, i somministrati». «Questo episodio - conclude - dimostra tutta la debolezza del nostro tessuto produttivo, legato quasi esclusivamente alle sorti della Sevel. La Fiom, a tutela e salvaguardia di tutta l'occupazione, ritiene fondamentale costruire percorsi unitari per fronteggiare questa situazione e per aprire una discussione sul futuro della Val di Sangro».

Il fermo produttivo di Sevel, per mancanza di semiconduttori, preoccupa la Fim-Cisl. Il segretario nazionale Ferdinando Uliano dichiara all'Ansa: «Da tempo siamo preoccupati per la situazione che si sta creando sul fronte semiconduttori nel settore automotive. Come Fim-Cisl abbiamo denunciato anche al Governo questo rischio, che si va ad aggiungere alla situazione già complicata del settore automotive, coinvolto da un forte cambiamento, con forti rischi di impatto occupazionale». «La comunicazione di oggi di Stellantis - aggiunge - ci preoccupa enormemente. Fermare per una settimana continua Sevel significa che la situazione si è particolarmente aggravata sul lato dell'approvvigionamento. I veicoli commerciali sono un settore fortemente trainante, e Sevel rappresenta lo stabilimento che ha avuto un continuo incremento dei volumi e gli ordini sono in continuo aumento. Sappiamo che a livello mondiale il gruppo Stellantis decide le assegnazioni dei microchip nei vari plant ed è fondamentale che la direzione chiarisca se c'è stata una riduzione complessiva o se questa ha riguardato in misura maggiore gli stabilimenti italiani».

In Sevel oggi c'è anche un incontro, previsto dal contratto, per evitare l'apertura di conflitto con Stellantis. «Le segreterie territoriali - continua Uliano - incontrano la direzione aziendale per avere risposte concrete sugli oltre 700 somministrati presenti su un organico di 5.670. Situazione che non è mai avvenuta prima né con Fiat, né con Fca. Senza risposte positive da parte di Stellantis per i somministrati si mette a rischio l'occupazione e il futuro dello stabilimento e per il sindacato questo è inaccettabile e sarà inevitabile la rottura e lo sciopero».

TRATTATIVA SINDACALE. Intanto a Torino la Fiom ha sollecitato gli altri sindacati «un percorso comune» per il futuro produttivo della Sevel, per «aprire un confronto che sensibilizzi le istituzioni. Un confronto che abbia come obiettivi l'ottenimento di garanzie sul futuro produttivo della Sevel e garanzie produttive per l'assemblaggio e l'indotto, nonché la trasformazione a tempo indeterminato dei precari e la possibilità, per tutti coloro che ne hanno i requisiti, di agganciarsi alla pensione senza penalizzazioni». La situazione produttiva Sevel di Atessa «è caratterizzata da grande incertezza per tutti i lavoratori, a partire da interinali e staff-leasing», affermano il segretario nazionale Fiom Cgil Michele De Palma e il segretario generale Fiom Cgil Chieti e Rsa Fiom Sevel Alfredo Fegatelli, che «condividono le preoccupazioni espresse dalle lavoratrici e dai lavoratori che hanno partecipato all'assemblea sindacale di mercoledì 25 agosto».