La Tercas punta al 10% di Carichieti

La Cassa teramana dà il via libera ad acquisire quote di Intesa dell'istituto teatino
TERAMO. L'unione farà la forza di fronte ad una crisi globale che fa paura a tutti. In quest'ottica il Gruppo Tercas ha dato il via libera, ieri mattina a Teramo, all'operazione-Carichieti. Ma è sbagliato definirla la scalata della Cassa di risparmio dell'avvocato Lino Nisii alla storica banca teatina, da poco uscita dal caso-Francesco Di Tizio, l'ex dg costretto a lasciare l'istituto di Corso Marrucino.
Meglio chiamarla sinergia che passa attraverso l'acquisizione del 10 per cento di Carichieti di proprietà di Banca Intesa. E' un vecchio sogno dell'avvocato Nisii quello di creare una sola e forte Cassa di Risparmio abruzzese. E forse i tempi sono maturi per cause di forza maggiore che possiamo sintetizzare nella parola "recessione" che fa tremare i mercati.
Il Cda Tercas si è riunito ieri alle 10,30. Approvata la semestrale del gruppo (vedi l'articolo in basso), che mette la banca di Corso San Giorgio al sicuro già da adesso dalle richieste di Basilea 3, l'organo di governo del primo polo bancario d'Abruzzo ha dato mandato ad avviare la trattativa con Banca Intesa che detiene il 20 per cento della Cassa di Risparmio di Chieti. E che peraltro non ha alcun vincolo legato al patto di sindacato, cioè non ha rappresentati nel Cda dell'istituto teatino. Un particolare, quest'ultimo, che può facilitare l'operazione che, tecnicamente, passa attraverso un aumento di capitale da parte di Tercas con il conferimento della partecipazione in Carichieti di Intesa.Il trait d'union potrebbe essere Bruno Presidente, ex direttore dell'area commerciale della Cassa teatina passato nello staff di Nisii in epoca non sospetta, prima della bufera, legata a inchieste milanesi, che ha travolto il dg Di Tizio.
Presidente è, nel frattempo, diventato vice direttore generale della controllata Caripe e presidente regionale Abi, al posto di Antonio Di Matteo, dg definito uscente da Tercas ma anche il manager della svolta della banca teramana. E chissà che non sia proprio l'ex uomo di Carichieti a prendere il posto di prestigio in Tercas che Di Matteo, salvo resipiscenze dell'ultim'ora, si accinge a lasciare per iniziare una nuova attività di consulenza a Bologna. Siamo però nel campo delle ipotesi. E' invece un dato certo che il Cda, previsto per oggi a Pistoia, della Binter spa (Banca Interregionale), di 300 soci presieduti dall'avvocato rosetano Alfonso De Virgiliis, deciderà sulla proposta di Tercas, già proprietaria del 15 per cento dell'istituto toscano, di acquisire la maggioranza portando il proprio pacchetto a quota 51 per cento. L'impresa non è impossibile perché in Binter c'è un nome noto ai teramani: Claudio Di Gennaro, ex vice di Nisii nella banca di Corso San Giorgio.
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