Lanciano, fInte nozze con il marocchino Donna di 27 anni condannata a sei mesi

Avrebbe accettato il finto matrimonio per far entrare in Italia il falso marito e suo fratello

LANCIANO. Il matrimonio tra una lancianese e un marocchino finisce in tribunale con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di cui i due, assieme al presunto fratello dello sposo, hanno dovuto rispondere dinanzi al Gup Flavia Grilli.

Stella Tullio, 27 anni, di Lanciano, rappresentata dall’avvocato Roberto Crognale, è stata condannata a sei mesi di reclusione e a 7 mila euro di multa, pena sospesa. Fiddi Khalid, nato a Tripoli 35 anni fa e Haimer Abdelkarim, 35 anni, marocchino, rappresentati da Carlo Piccinini, sono stati rinviati a giudizio all'8 febbraio 2014.

Secondo l’accusa i tre avrebbero organizzato un matrimonio finto per far entrare i due uomini in Italia. Fiddi avrebbe concordato con la Tullio, con la quale aveva una relazione sentimentale, il matrimonio col fratello Haimer in Marocco per ottenere il permesso di soggiorno in Italia. Il 10 agosto 2009, dopo accertamenti, l’ufficio immigrazione verificava la fittizietà del matrimonio.

«Farò appello», dice l’avvocato Crognale, «il matrimonio è reale, solo che la notifica è arrivata in Italia nel 2011 e non nel 2009. Poi i due non sono fratelli: sono nati a tre mesi di distanza l’uno dall’altro». (t.d.r.)

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