Lanciano, lupa uccisa da un’auto sulla via dove giocano i bimbi

L’esemplare travolto sulla strada di contrada Torre Sansone Pellegrini: «Scendono a valle in cerca di cinghiali e caprioli»

LANCIANO. Non è riuscito ad evitarlo e l’ha travolto con l’auto. È morto sul colpo un lupo adulto, lungo la strada di Torre Sansone. Una vigilia di Natale che non dimenticheranno alcuni residenti della contrada alle porte di Lanciano. Sabato sera, attorno alle 19, si sono ritrovati a fare i conti, infatti, con un investimento che, a prima vista, era sembrato quello di un cane, salvo poi rendersi conto, con grande stupore e timore, che ad essere stato investito era un lupo. Un esemplare femmina adulto, secondo il veterinario intervenuto sul posto.

«Stavo rientrando a casa con mio marito poco dopo le 19», racconta Antonella Ucci, che abita vicino al luogo in cui è avvenuto l’incidente, «quando ho visto un giovane scendere da una Fiat Punto in mezzo alla strada. Il connducente, che conosciamo, ci ha chiamato per aiutarlo perché aveva investito un cane ed era sceso per verificare che cosa fosse successo. Ci siamo avvicinati e siamo rimasti stupiti perché ci siamo resi conto che non era un cane, ma un lupo. Non siamo esperti ma colore, dimensione e denti facevano pensare solo a un lupo. Il giovane nel frattempo aveva già chiamato le forze dell’ordine. Sul posto sono giunti polizia, forestale e il veterinario. Sono stati fatti rilievi per circa due ore».

Secondo una prima ricostruzione pare che la lupa abbia attraversato la strada dal bosco dietro casa della donna, per andare verso l’area di fronte che scende verso il Feltrino, ma si sarebbe trovata davanti agli occhi il recinto di una casa. Smarrita, sarebbe tornata indietro nel momento in cui è passata l’auto che non è riuscita ad evitarla. L’animale è morto sul colpo.

«Siamo stupiti e preoccupati», riprende Ucci, «perché nella zona ci sono diverse abitazioni e i bambini giocano spesso fuori. Trovare dei lupi non fa di certo piacere anche se alcuni residenti tempo fa avevano segnalato la presenza di due esemplari. Già abbiamo a che fare con i cinghiali…». Ed è proprio la presenza dei cinghiali, il motivo per cui i lupi sono scesi fino a valle.

«Innanzitutto preciso che i lupi non attaccano gli uomini», dice Mario Pellegrini, naturalista del Cisdam (Centro italiano di studi e documentazione degli ambienti mediterranei) di Rosello ed esperto di lupi, «attaccano i cinghiali in primis, che costituiscono il 75% della loro dieta, poi i caprioli. Nella nostra zona i cinghiali sono diventati tantissimi, sono poi diminuite le colture che hanno dato spazio alla vegetazione incolta, ai boschi che, assieme ai fiumi, sono un ambiente favorevole ai lupi. In base ai nostri studi nella provincia abbiamo accertato la presenza di questi animali fin sulla costa a Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino. Poi tracce sono state rilevate nelle campagne di Mozzagrogna e Atessa. Nell’oasi di Serranella da 6 anni abbiamo la presenza di sei lupi. A Lanciano abbiamo avuto una segnalazione verso Frisa due anni fa, poi più nulla. Ora c’è questo caso, che va studiato, anche per capire quanti sono i lupi visto che si muovono in branchi o in due e dove sono». Insomma la presenza dei lupi a Lanciano è determinata soprattutto dai cinghiali come 150 anni fa nelle stesse zone era dovuta alla presenza dei tratturi, percorsi dalle pecore, cibo preferito proprio dai lupi.

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