CORONAVIRUS / BUONE NOTIZIE

Lanciano, nati 15 bambini dall’inizio dei contagi 

Al Renzetti un percorso per le partorienti con possibile infezione da Covid-19. Il primario: la nostra attività non si ferma

LANCIANO. Stretti nelle tutine colorate portano gioia in un momento in cui le lacrime di dolore e la paura la fanno da padrone. Sono una quindicina i bambini nati nell'ospedale Renzetti, nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, dall'inizio dell'emergenza coronavirus. Sorrisi e gioia per le neo mamme che però non possono dividerli con i papà, che in sala parto ora non possono entrare, o con il resto della famiglia, che deve restare a distanza. Quest’ultima in realtà è in tutti i reparti dell'ospedale, dove si entra uno alla volta per evitare i contagi. Che ci sono stati in Ortopedia, ancora chiusa, e in Medicina, dove da ieri si sta effettuando la bonifica delle stanze con i pazienti spostati in altri reparti. Ma arrivano anche notizie positive per il presidio, come la donazione di un ventilatore polmonare da parte dell'amministrazione comunale.

 L'ultimo fiocco appeso nel reparto di Ostetricia e Ginecologia diretto da Antonio Di Francesco è rosa; è della bambina numero 116 nata dall'inizio dell'anno, la quindicesima dall'inizio dell'epidemia. Un raggio di sole a rallegrare il reparto dove si lavora senza soste. «Non abbiamo sospeso gli ambulatori, le morfologiche», dice il primario «abbiamo sospeso le attività ginecologiche ambulatoriali per non affollare le sale, ma continuano le prestazioni chirurgiche urgenti. Noi siamo ospedale no Covid, quindi con i primari Antonio Caporella, pronto soccorso, Daniela Albanese anestesia e Piernicola Pelliccia pediatra, abbiamo individuato un percorso per le partorienti con possibile infezione da Covid ma che non possono essere trasferite perché il parto è imminente».
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