Le nuove scuole? «In zona sismica»

Guardiagrele, il geologo Carabella: rischiosa la collocazione del campus nell’area della piscina

GUARDIAGRELE. «Alcune aree del nostro territorio sono come un frullatore che attende solo il giro da un terremoto, e gli amministratori guardiesi presenti e futuri dovrebbero pensarci due volte se vogliono davvero costruire il nuovo polo scolastico in via Anello, dove oggi c’è il campetto polivalente ai piedi della piscina comunale. È un’area a grande rischio in caso di sisma». L’appello è del geologo Antonio Carabella, che parla sulla base di dati recenti e studi sulla qualità del terreno preliminari alla grande operazione, di cui si parla da molti anni, della permuta fra l’attuale polo scolastico al rione Cappuccini e la realizzazione del nuovo campus scolastico nella zona dell’ospedale.

Carabella parla di terreni di qualità analoga a quelli sprofondati nel terremoto dell’Emilia-Romagna in Valpadana. «Anche se le analisi finora effettuate non sono andate a fondo, letteralmente, poiché si sono fermate a uno studio fino a pochi metri nel sottosuolo», spiega, «i dati disponibili sulle indagini commissionate dal Comune hanno evidenziato che si tratta di una composizione soggetta alla liquefazione, il fenomeno mediaticamente emerso in occasione di quel sisma ma ben conosciuto dai geologi, per via del mix pericoloso che i sommovimenti delle faglie originerebbero tra le sabbie del sottosuolo e l’acqua delle falde entro una certa altezza dalla superficie».

L’operazione di permuta, ancora in fase embrionale ma già al centro di duri confronti in consiglio comunale, prevede di offrire a un’impresa o a una cordata di imprenditori edili l’intera area del polo scolastico dei Cappuccini, che verrebbe demolito per erigere un nuovo quartiere residenziale. La contropartita della cessione sarebbe, per il Comune, la realizzazione del campus con scuola e palazzetto dello sport all’Anello.

«Ma c’è di più», osserva il geologo, «visto che anche il terreno su cui poggiano le scuole ai Cappuccini è afflitto dagli stessi problemi di potenziale liquefazione del sottosuolo, rendendo necessario per ogni opera il rinforzo con costose palificazioni in cemento armato, probabilmente la ragione che ha finora scoraggiato le imprese visto che nessuna offerta sembra essere stata ancora presentata in municipio».

Secondo Carabella, l’intera edilizia scolastica guardiese è interessata da collocazioni infelici sotto il profilo geologico. «È il caso del polo scolastico superiore in via Grele e del pendio sull’Orientale dal quale si affaccia la scuola di via Cavalieri».

Francesco Blasi

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