la manifestazione 

Lega e FdI in piazza per protestare contro il governo

CHIETI. Il centrodestra, oggi dalle 10, in piazza San Giustino per protestare contro il governo Conte e la gestione dell’emergenza coronavirus. In prima fila, alla manifestazione organizzata dalla...

CHIETI. Il centrodestra, oggi dalle 10, in piazza San Giustino per protestare contro il governo Conte e la gestione dell’emergenza coronavirus. In prima fila, alla manifestazione organizzata dalla Lega in cento città italiane, ci sarà Fabrizio Di Stefano, candidato sindaco della Lega: «Con la nostra presenza, a distanza di sicurezza e con le mascherine», dice l’ex parlamentare, «vogliamo testimoniare il nostro disappunto contro le misure decise dal governo che non bastano affatto a far ripartire l’Italia. Ecco perché il primo atto politico pubblico dopo l’emergenza Covid non poteva che mettere in risalto quelle risposte che il governo, soprattutto in termini economici, non ha dato. Abbiamo detto più volte che servivano prestiti a fondo perduto soprattutto per quelle categorie di lavoratori rimaste bloccate per mesi e invece assistiamo a prestiti ancora troppo difficili da ottenere». Con Di Stefano, ci saranno consiglieri regionali, sindaci e consiglieri comunali leghisti.
Alla manifestazione, intitolata “L’Italia non si arrende”, parteciperà anche Fratelli d’Italia: «Daremo voce, insieme agli alleati del centrodestra, a milioni di italiani dimenticati e traditi dal governo», dice Antonio Tavani, coordinatore provinciale FdI, «saremo in piazza San Giustino, con un’iniziativa simbolica, in sicurezza e rispettando le normative. C’è un’Italia che non si vuole arrendere, anche di fronte alla grave e drammatica crisi economica che investe praticamente tutti i settori. I ritardi e la confusione, spesso sfociati in improvvisazione, offerti dal governo giallorosso rischiano di rispedire gli italiani indietro di 60 anni. Questo è un vero dopoguerra», continua Tavani, «e il governo a noi non sembra decisamente all’altezza di una sfida epocale, avendo rifiutato peraltro e solo per motivi ideologici qualsiasi contributo dalle opposizioni (che da mesi e mesi sono la maggioranza del paese in tutti i sondaggi)». Tavani annuncia poi un’altra contestazione: «A luglio noi saremo pronti per una grande manifestazione nazionale».