Lite per la tac all’ospedale, ora la Asl la manda a Vasto 

È polemica sulla destinazione del macchinario che era stato acquistato per il Renzetti Schael: «Al San Pio lo accolgono a braccia aperte». Pupillo: «Atteggiamento infantile»

LANCIANO. È bagarre sulla seconda tac che era destinata all’ospedale Renzetti. Il direttore generale Asl Thomas Schael dopo averla presentata in città martedì, a seguito delle polemiche col sindaco Mario Pupillo sul fatto che fosse più o meno usata, ha deciso ora di dirottarla a Vasto. Niente tac a 160 strati al Renzetti, quindi, che resta con un macchinario del 2007 a 16 strati. E nuova tac a Vasto che conta già su un’attrezzatura all’avanguardia. Pupillo, dopo aver bollato come «infantile» l’atteggiamento del manager Asl che danneggia 150mila cittadini, chiede alla Regione la rimozione dall’incarico.
LA TAC A VASTO «Non voglio imporre una scelta della direzione a tutti i costi e andare contro la volontà del responsabile della Radiologia e del sindaco di Lanciano. Perciò la tanto vituperata seconda tac acquistata per l’ospedale Renzetti, sarà trasferita a Vasto, dove sono ben felici di averla». Con queste parole Schael voleva chiudere le polemiche nate in città sulla seconda tac, usata, per il Renzetti, invece le ha acuite. «Avevo detto che questa tac non sostituiva quella attuale, ma sarebbe stata la seconda in dotazione all’ospedale», precisa il direttore, «destinata all’alta specialità. Era evidente che il presidio ne avrebbe guadagnato in termini di tecnologia e i cittadini in qualità e precisione della diagnosi, ma altri non sono stati dello stesso avviso». E il riferimento è al responsabile della Radiologia di Lanciano, che ha inviato una nota, sottoscritta anche da altri operatori, per esprimere netto dissenso all’installazione dell’apparecchio; al sindaco Pupillo e al consigliere regionale Silvio Paolucci che ha chiesto alla Regione il monitoraggio sugli acquisti della Asl. «Non desidero prolungare oltre questo disagio», dice Schael, «quindi abbiamo annullato i lavori alla radiologia e destinato la tac rigenerata a Vasto, dove viene accolta a braccia aperte. Lanciano aspetterà il finanziamento già chiesto alla Regione per la sostituzione della tac attuale».
LE PROTESTE «È inconcepibile e sconcertante l'atteggiamento infantile con cui il direttore generale Asl si rivolge a cittadini che dovrebbe invece rispettare», commenta Pupillo. «Smascherato sulla bugia della tac usata, decide da solo di revocare la destinazione dell'apparecchiatura di Lanciano per mandarla a Vasto. La giunta regionale deve fermarlo, rimuoverlo da un incarico che non è in grado di svolgere come dimostrato da una gestione autoreferenziale e chiusa al confronto. Se la giunta non interverrà, i cittadini sapranno che Schael sta eseguendo il mandato della Regione per depotenziare Lanciano». «Sostengo gli operatori della radiologia del Renzetti», chiude Leo Marongiu, presidente del consiglio comunale, «che hanno osato suggerire soluzioni alternative per l'installazione della tac. Ora l’assessore Verì deve intervenire».