Manca un piano per gestire l’emergenza acqua

Da oltre un anno la Regione chiede studi anti-disagi alle sei società del servizio I casi più gravi nel comprensorio di Guardiagrele e lungo il litorale vastese

CHIETI. L’emergenza acqua in Abruzzo non ha una gestione. A questa sconsolante verità si arriva se si considera che da oltre un anno la Regione ha chiesto alle sei società abruzzesi che gestiscono il servizio idrico integrato di poter avere il loro piano di gestione dell’emergenza: ebbene, solo due enti sui sei hanno risposto alla richiesta ma presentando documenti redatti in maniera non pienamente conforme alle indicazioni fornite.

Insomma, l’emergenza acqua c’era, l’emergenza acqua è rimasta e l’emergenza acqua resterà anche in futuro. Passano gli anni ma il problema non solo non viene risolto, ma assume connotati sempre più drammatici, come dimostrano nel Chietino i casi del comprensorio di Guardiagrele, del litorale Vastese. Con l’aggravante che le società incaricate di rispondere, neanche si preoccupano di fornire la documentazione richiesta.

È stato il Servizio gestione delle acque della Regione, il 5 settembre dello scorso anno, a chiedere alle società Gran Sasso Acqua, Cam, Saca, Aca, Ruzzo Reti e Sasi, oltre agli Ato di riferimento, la necessità di trasmettere agli uffici aquilani i piani di gestione dell’emergenza idrica per evitare il ripetersi di forti disagi legati alla carenza idrica che ciclicamente investe parte del territorio regionale. Il 22 ottobre seguente lo stesso ufficio risollecita l’invio dei piani visto che alla richiesta avevano risposto solo Aca e Saca, ma con documenti redatti in maniera definita non pienamente conforme alle indicazioni date. Passano altri due mesi e mezzo e l’8 gennaio 2013 il Servizio gestione delle acque della Regione scrive ai sei enti d’Ambito che controllano le attività delle società di gestione del servizio idrico per chiedere quali azioni sono state nel frattempo compiute nei confronti degli enti inadempienti. Si arriva a questa estate ed evidentemente nessuna delle società interpellate si è fatta viva visto che nei giorni scorsi sempre il Servizio gestione delle acque della Regione riscrive alle sei società e ai sei enti d’ambito ponendo lo stesso problema: mancano i piani dell’emergenza idrica.

Di qui la convocazione di un incontro per il 29 ottobre, alle 11, all’Aquila. Ovviamente portando i piani che a oggi forse ancora non ci sono.

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