Maxi rogo sulla collina Arrivano i canadair, evacuate le famiglie 

I residenti: «Avevamo denunciato i rischi con una petizione» Un altro incendio divampa a Torrevecchia, s’ipotizza il dolo

CHIETI. Colonne di fumo nero sulla collina di San Salvatore. Visibili a occhio nudo a chilometri di distanza. Le fiamme, sostenute dal vento e da temperature oltre i 30 gradi, hanno divorato ettari di terreno incolto nella zona del Villaggio del Fanciullo. L’incendio si è sviluppato nel primo pomeriggio di ieri e si è temuto che il rogo si avvicinasse alle abitazioni. Tre case sono state sgomberate. «Erano circa le 13,30 quando, mentre lavavo i piatti dopo pranzo, ho sentito strani rumori», racconta una residente, «come se stesse grandinando: ho alzato gli occhi e ho visto fiamme altissime. Urlando, sono uscita fuori casa e ho chiamato i pompieri».
Sul posto sono entrate subito in azione due squadre di vigili del fuoco di Chieti e una squadra di Ortona, con un coordinamento in quota assicurato da un elicottero e canadair che lanciavano acqua dal cielo. Insieme alla protezione civile regionale, sul posto c’erano anche carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani. Presente il consigliere comunale Roberto Miscia. A seguire da vicino la vicenda anche il sindaco Diego Ferrara, di rientro da una settimana di visita parenti in Svizzera. «L’incendio si è sviluppato dalle sterpaglie», ha fatto sapere Ferrara che seguiva via telefono le operazioni di spegnimento. I vigili del fuoco hanno subito scongiurato il peggio e le famiglie evacuate sono potute rientrare nelle loro case già dopo qualche ora dall’inizio dell’intervento.
Ma insieme alla paura tra i residenti resta anche la rabbia: da tempo avevano denunciato lo stato di incuria della zona. «Con una petizione abbiamo segnalato alle istituzioni lo stato d’abbandono dell’intera area», dice il residente Evano Morelli, «gli alberi hanno bisogno di essere potati e alcuni anche abbattuti. Ogni volta che c’è cattivo tempo si rompe qualche ramo che finisce sui cavi della corrente e noi restiamo puntualmente senza luce. Senza contare i grandi problemi che abbiamo con la struttura abbandonata, la ex Villa degli Ulivi, diventata meta di sbandati e senza tetto. Noi abbiamo denunciato tutto questo e, dopo il danno la beffa, a inizio luglio sono arrivati dei controlli e hanno multato alcuni residenti perché non avevano pulito i loro terreni: multe da 160 euro per terreni che invece vengono tenuti in buono stato, di fronte alle condizioni di assoluto degrado dei terreni dell’ex Villaggio del Fanciullo che non si sa più a chi appartengono».
Ma il pomeriggio di super lavoro dei vigili del fuoco non è finito a San Salvatore: circa due ore dopo, intorno alle 15.30, è scoppiato un altro incendio, in via L’Aquila a Torrevecchia Teatina, a circa tre chilometri dal primo. Anche in questo caso le fiamme si avvicinano alle abitazioni. Una squadra dei vigili del fuoco, due equipaggi della protezione civile regionale e un elicottero sono riusciti ad avere ragione delle fiamme. «È il secondo incendio nel giro di un mese», riferisce una residente, «non può essere una coincidenza». I vigili del fuoco non escludono l’origine dolosa, ma né a Torrevecchia né a San Salvatore sono state trovate tracce d’innesco. La residente racconta anche di aver sentito strani scoppi prima di essersi accorta delle fiamme e di aver notato presenze di sconosciuti in zona.