Morto a 20 anni tra gli scogli, inchiesta archiviata: "E' stato un suicidio"

13 Novembre 2024

Il giudice respinge l'ipotesi della famiglia di Jois Pedone sull'istigazione al suicidio dopo un rito esoterico. L’avvocato: «Allo strazio si aggiunge altro dolore»

VASTO. Il giudice delle indagini del tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, ha respinto il ricorso presentato dall'avvocato Federica Benguardato e ha disposto l’archiviazione delle indagini sulla morte di Jois Pedone, così come richiesto ad aprile dal sostituto procuratore Vincenzo Chirico.

Jois Pedone, 20 anni, venne trovato senza vita fra gli scogli di Punta Penna la mattina del 22 agosto 2022. La famiglia si è sempre opposta all'ipotesi del suicidio. Dalle indagini, durate 20 mesi, non sarebbero tuttavia emersi elementi a supporto dell'ipotesi di «istigazione al suicidio». Le argomentazioni presentate a ottobre dall'avvocato Federica Benguardato non sono state ritenute sufficienti per approfondire le indagini: «Nei prossimi giorni incontrerò la madre di Jois e decideremo il da farsi».

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Per la famiglia un nuovo dolore che si aggiunge allo strazio per la perdita del ragazzo. 

La famiglia del ragazzo, che frequentava la facoltà di Economia all'Università di Parma, resta convinta che il giovane sia morto a causa di un rito esoterico sfuggito di mano. La Procura di Vasto ha indagato per quasi due anni per istigazione al suicidio. Non ci sono mai stati indagati, ma il magistrato ha ascoltato numerose testimonianze. (p.c.)

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