l'aggressione

Mosciano, ragazza aggredita in discoteca: un pugno le spacca la mandibola

La 18enne trasportata all’ospedale di Chieti, ha una prognosi di 25 giorni. Indaga la squadra mobile teramana, all’esame le immagini del sistema di videosorveglianza

MOSCIANO SANT’ANGELO. Doveva essere una serata di svago e di divertimento, di quelle tra giovanissimi. Ma per una 18enne di Chieti quella trascorsa domenica scorsa in un locale di Mosciano Sant’Angelo si è trasformata in un incubo: qualcuno le ha sferrato un pugno violento al volto, così forte da romperle la mandibola. E’ accaduto nel bagno del locale.

La giovane è stata trasportata all’ospedale di Chieti. Ha una prognosi di 25 giorni. Sull’episodio sono in corso le indagini della squadra mobile di Teramo, diretta da Gennaro Capasso.

I poliziotti stanno cercando di ricostruire il fatto e per questo sono già state ascoltate alcune persone che quella sera si trovavano nel locale. Appena le condizioni lo consentiranno sarà ascoltata anche la ragazza che, in questo momento, non è ancora in grado di parlare. E’ evidente che la sua versione sarà di fondamentale importanza e consentirà agli investigatori di indirizzare le indagini in una precisa direzione. Per il momento, da una ricostruzione fatta attraverso l’acquisizione delle prime testimonianze in particolare di alcuni amici della ragazza, sembra che al momento dell’aggressione la 18enne si trovasse nel bagno del locale. Qui sarebbe stata colpita dal pugno in pieno volto.

I primi ad intervenire sono stati proprio gli amici richiamati dalle sue grida: la ragazza, immediatamente, è stata soccorsa e caricata su una macchina a bordo della quale è stata portata a Chieti nel locale ospedale dove è stata ricoverata. Il referto parla di frattura della mandibola e di una prognosi per ora di 25 giorni.

Intanto, nell’attesa di poter raccogliere la testimonianza della 18enne, le indagini della polizia teramana s’intensificano e un particolare contributo potrà arrivare dall’acquisizione delle immagini del sistema di videosorveglianza ma anche di alcune telecamere della zona: tutto materiale che attualmente è all’esame degli investigatori che lavorano per far chiarezza sulla violenta aggressione.(d.p.)