Il motoscafo d'altura arenato sulla spiaggia di Francavilla

FRANCAVILLA

Motoscafo in avaria e si arena durante i fuochi: è lì da tre giorni

La Capitaneria di Ortona ha provveduto alla messa in sicurezza del natante, ma le cause dell'accaduto sono ancora di chiarire

FRANCAVILLA. Sono tutte da chiarire le cause che hanno portato all’arenamento di una barca di 11 metri - un motoscafo dabinato d'altura - sulla spiaggia di Francavilla, all’altezza degli stabilimenti balneari “Mambo” e “Lido Peppone”, nella notte tra il 18 e 19 agosto scorso, subito dopo lo spettacolo pirotecnico in onore della festività di S. Franco

Ad oggi le attenzioni si sono concentrate sulla necessità di evitare qualsiasi forma di inquinamento marino e rimuovere ogni tipo di pericolo per i bagnanti. La Capitaneria di porto di Ortona, intanto, come previsto in situazioni simili, ha attivato il Piano antinquinamento locale, che prevede tutta una serie di adempimenti a carico del responsabile del potenziale evento dannoso per l’ambiente affinché venga rimosso con urgenza ogni pericolo.

 Il proprietario dell’imbarcazione, quindi, è stato diffidato dalla Capitaneria a rimuovere in piena sicurezza l’imbarcazione, ai sensi della Legge sulla “Tutela del Mare”, la L. 979 dell’82, adoperandosi altresì affinché venisse evitata ogni forma di sversamento in mare degli idrocarburi presenti a bordo (in particolare olio motore e gasolio).

Considerata la vigenza della stagione balneare è stata anche emanata un’ordinanza, sempre della Capitaneria di porto, di divieto di balneazione nell’area adiacente l’unità, al fine di creare una cornice di sicurezza vicino allo scafo arenato.

Ad oggi risulta che il proprietario dell’imbarcazione, cui compete il rapido ripristino delle condizioni di sicurezza e di fruibilità del tratto di mare interessato, in attuazione alla diffida ricevuta dall’Autorità Marittima, ha dato incarico ad una società specializzata in interventi antinquinamento in mare, la quale ha escluso ogni forma di inquinamento in atto. Contestualmente è stata individuata una ditta che da terra, tramite una gru, considerata l’impossibilità di procedere via mare, è riuscita a mettere in sicurezza, sulla spiaggia, l’unità, in modo tale da evitare che la stessa potesse essere fonte di ulteriori rischi per i bagnanti e per l’ambiente a seguito di possibili spostamenti per via del moto ondoso.

Della vicenda è stato iinformato il Comune di Francavilla, ai fini della successiva emanazione di utile provvedimento di interdizione dello spazio a terra interessato, a tutela dei bagnanti, nonché del rilascio delle previste autorizzazioni per l’accesso in spiaggia dei mezzi pesanti per la rimozione dello scafo.

Per quanto riguarda le possibili cause di quanto accaduto sarà la Capitaneria di Ortona a dover acquisire le fonti di prova per capire se si è trattato di un incidente o se il conduttore dell’imbarcazione, abbia disatteso alcune delle rigide e precise regole che disciplinano la navigazione sotto costa.