Oculistica, poco personale Esami e interventi a Chieti

Sei mesi di attesa per le visite, un anno e mezzo per la chirurgia della cataratta Eppure il reparto ha due sale operatorie, ma senza addetti ne funziona solo una

LANCIANO. Attese di 6 mesi per una visita oculistica e di un anno e mezzo per l’intervento di cataratta. Esami che prima venivano eseguiti al Renzetti ora girati al Santissima Annunziata di Chieti per mancanza di personale tecnico. Uno dei reparti di eccellenza del Renzetti, con numeri per interventi e visite tra i più elevati del presidio, ossia l’Oculistica guidata da Domenico Pellegrini, soffre per la mancanza di personale.

«Sono andato a prenotare un esame di controllo per il glaucoma che ho fatto sempre a Lanciano», racconta N.P., di Lanciano, «invece questa volta mi hanno detto che devo andare a Chieti e attendere più di 4 mesi. Ho chiesto il motivo di questo spostamento e mi è stato risposto che al tecnico che eseguiva questi esami non è stato rinnovato il contratto, che manca il personale. Ora dovrò andare a Chieti con tutti i disagi che ne conseguono, compreso l’andare e tornare dal capoluogo visto che non potrò guidare dopo gli esami e non ho nessuno che mi possa accompagnare».

Non solo, lamentele giungono anche per gli interventi. Oltre un anno l’attesa per la cataratta. Eppure all’inizio di dicembre la Asl, per “dare maggiore impulso alle attività chirurgiche, con un’aspettativa di crescita di circa il 30 per cento, abbattere le liste d’attesa per gli interventi di glaucoma, cataratta e maculopatia” come dissero dalla sede di Chieti, ha dotato l’ospedale Renzetti di due sale operatorie dedicate all’Oculistica. Peccato che senza personale ne funzioni sempre una sola. Eppure i numeri del reparto giustificherebbero maggiori investimenti anziché tagli. Otre 1.200 prestazioni al mese, oltre 1.200 interventi chirurgici effettuati dall’équipe che si occupa di cataratta in casi complessi: pazienti particolarmente anziani, non deambulanti o affetti da morbo di Alzheimer o di Parkinson e demenza senile, o cataratte complicate da altre patologie, cataratte lussate, pazienti al secondo intervento o che necessitano di lenti intraoculari particolari, pazienti che vedono con un solo occhio. Numerosi sono anche gli interventi per la cura del glaucoma: si parla di circa 700 pazienti affetti e 1.500 esami fatti per la diagnosi precoce della malattia ogni anno. Si era persino tornati a fare, dopo oltre 10 anni, il prelievo di cornee. Ma tutto rischia di essere vanificato senza personale.

Teresa Di Rocco

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