Ordigni incendiari davanti al ristorante 

Trovati tre inneschi intorno al Blind Beach, sulla costa al confine con Francavilla. Il titolare ha acquistato l’attività da poco

ORTONA. Tre ordigni incendiari, delle dimensioni delle bombe molotov, sono stati trovati ieri mattina intorno al Blind Beach, il ristorante di contrada Postilli situato lungo il litorale al confine tra Ortona e Francavilla al Mare. È al momento un mistero il ritrovamento del materiale esplosivo in quella che è maggiormente conosciuta come l’ex Baia. Vista la situazione si è reso necessario l’intervento del nucleo artificieri antisabotaggio del comando provinciale di Chieti, impegnati nelle successive operazioni di messa in sicurezza della zona.
L’inquietante scoperta è stata fatta dal titolare del locale, un uomo di Francavilla che, raggiunto il posto, ha notato la presenza degli ordigni. L’ipotesi più plausibile al momento è quella legata a un atto intimidatorio: le modalità di ritriovamento degli inneschi farebbero pensare a ciò, ma andranno fatti degli approfondimenti per cercare di capire che cosa si celi dietro una simile azione. Il proprietario del Blind Beach ieri mattina è andato al locale in quanto aveva degli appuntamenti di lavoro. Una volta arrivato, però, ha fatto l’amara sorpresa. Sono state immediatamente allertate le forze dell’ordine. In pochi minuti sono giunti i carabinieri della Compagnia di Ortona, coordinati dal maggiore Roberto Ragucci. Sul posto anche il tenente Giuseppe Lambriola. Insieme a loro, il nucleo artificieri di Chieti per la messa in sicurezza degli ordigni. Non c’è stato un vero e proprio pericolo di esplosione ma si è reso necessario comunque attuare il dispositivo di sicurezza: la zona è stata delimitata e sono sopraggiunti anche i vigili del fuoco e un’ambulanza del 118 di Ortona.
Al di là del nastro che delimitava l’area, si sono radunate diversi curiosi, richiamati dalla presenza delle forze dell’ordine e stimolati da quanto stesse avvenendo senza tuttavia conoscere i reali motivi di questo dispiegamento di forze. Nessuno, infatti, sembrerebbe essersi accorto di nulla. L’assenza di fuoco o fiamme ha contribuito affinché non si notassero dettagli che ora potrebbero essere utili. «Non mi sono accorto di niente», ha riferito un residente della zona, «ho visto solo arrivare le forze dell’ordine ed allora ho capito che era successo qualcosa».
Le indagini sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Ortona, che in questi giorni ascolteranno il titolare del ristorante che ha rilevato l’attività solo da pochi mesi e non avrebbe mai avuto problemi che possano motivare un’eventuale intimidazione nei suoi confronti. Al momento, quindi, non ci sarebbero elementi in grado di indirizzare le indagini verso una precisa strada per gli investigatori: nella zona, per di più, non sono presenti nemmeno telecamere di videosorveglianza che possano aiutare alle indagini
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