Paolucci: «Pochi vigili? Colpa della giunta» 

La capogruppo di LiA: polizia municipale sotto organico da decenni, l’emergenza Covid non c’entra 

LANCIANO. «Il corpo della polizia municipale di Lanciano è sotto organico da decenni e non certo da quando è cominciata l’emergenza Covid. Ora siamo semplicemente arrivati ad una situazione non più gestibile». Lo puntualizza Tonia Paolucci, capogruppo di Libertà in Azione (LiA) in consiglio comunale, in seguito ai numeri di agenti in servizio in città, segnalati dal comandante della polizia municipale, Guglielmo Levante. «Nel 2011 l’organico contava già 26 unità (numero molto inferiore a quanto previsto dalla legge). Oggi sono ridotte a 15», continua Paolucci, «perché in 10 anni l’amministrazione Pupillo non ha fatto nulla e non è stata mai avanzata una proposta seria di riorganizzazione e potenziamento del corpo della polizia municipale». Il problema si è cancrenizzato nel tempo ed esteso anche ai mezzi ormai vecchi e obsoleti. «È l'organizzazione stessa del corpo ad essere ormai anacronistica rispetto ad oggi», rimarca la capogruppo di Li», «le proposte di riorganizzazione sono state fatte solo ed esclusivamente dalla minoranza, ma questa amministrazione a trazione Pd l’ha sempre tacciata di voler creare degli sceriffi sul territorio: una ricostruzione fuori da ogni verità».
Per la rappresentante della minoranza, l’amministrazione aveva preso degli impegni ben precisi con il consiglio comunale sul nuovo regolamento della polizia municipale: «Impegni che non sono stati assolutamente rispettati, mortificando il ruolo dell’assise civica». «Leggiamo che nel prossimo bilancio saranno inserite le risorse per l’assunzione di 4 nuove unità», aggiunge Tonia Paolucci, «e verrà indetto il concorso in modo da tamponare l’emergenza. Basta ragionare perennemente in emergenza: in 10 anni il sindaco Mario Pupillo e la sua giunta hanno bandito concorsi per dirigenti e impiegati, mentre per la polizia municipale si è pensato solo a profili amministrativi, dimenticando il ruolo che gli agenti svolgono al servizio della cittadinanza e che merita rispetto».
Paolucci auspica anche un maggiore coinvolgimento della Regione sul tema della sicurezza e della polizia locale, oltre ai piccoli finanziamenti sulla formazione, con l’aggiornamento legislativo e l’applicazione rapida di tutti i provvedimenti attuativi delle nuove norme del quadro nazionale di riferimento. «Basta pensare che gli agenti non hanno nemmeno i tesserini di riconoscimento personale». (d.d.l.)
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