Due giovani medici delle Usca di Chieti

CHIETI / CORONAVIRUS

Pazienti affetti da Covid, uno studio sui primi sintomi

Il manager Asl annuncia potenziamento dell'assistenza a domicilio con le unità speciali di continuità assistenziale (Usca)

CHIETI. In 38 hanno dichiarato di stare bene e di non accusare alcun sintomo, 20 hanno riferito una generale stanchezza, 17 presentavano ansia e forme di disagio psicologico, 13 problemi respiratori e 12 disturbi di tipo neurologico. È quanto emerge da uno studio pilota di sorveglianza e valutazione clinica dei pazienti che avevano contratto il Covid 19 nella prima fase della pandemia, studio condotto dalla Asl Lanciano Vasto Chieti, che ha contattato 126 pazienti, 82 dei quali hanno risposto alla convocazione per essere visitati mentre in 25 hanno rifiutato la visita e 16 non sono stati rintracciati, chiedendo loro se il Covid lascia il segno nei guariti e quali sono le loro condizioni.

Lo studio è stato utile anche per la valutazione della fragilità dei pazienti esaminati, che ha prodotto esiti differenti: alcuni hanno superato l'infezione da Covid-19 senza aggravare il proprio stato di cronicità, mentre ad altri il virus ha lasciato conseguenze che ne hanno aggravato la condizione. Per questi ultimi, dunque, sarà attivata una sorveglianza periodica a livello territoriale, anche grazie all'impulso impresso dalla direzione Asl a tali attività, a partire dall'assegnazione di dieci operatori socio sanitari alle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca), che nei primi sette mesi hanno garantito 4mila 869 prestazioni tra visite, telemonitoraggi, ecografie, test sierologici, interventi vari, e dall'attribuzione di altro personale che a giorni arriverà a integrare gli organici.

Il direttore generale dell'Asl Thomas Schael ha disposto il potenziamento delle attività domiciliari Covid-19, coordinate da un'unità speciale nell'ex ospedale di Chieti città con a capo Francesco Ricci. «Una parte rilevante dell'assistenza prestata in questa seconda fase della pandemia si svolge sul territorio»  sottolinea il manager  «grazie ai distretti e alle unità speciali che stanno facendo davvero un eccellente lavoro. Se riusciamo a tenere a casa un numero elevatissimo di malati è solo grazie a loro e alla capacità di risposta che tutti stanno mettendo in campo e mi riferisco, per esempio, anche a Lanciano, dove il distretto ha supportato l'Antoniano al meglio delle proprie possibilità».

Sul fronte dei contagi, nell'ultima settimana, la situazione epidemiologica sta mostrando una lieve riduzione nella velocità di propagazione del virus: in provincia di Chieti, si sono registrati 761 nuovi casi, con una riduzione dell'1,2%. Al 28 novembre i ricoverati erano 161 negli ospedali, così distribuiti: 89 a Chieti, 24 a Vasto, 31 ad Atessa e 17 nella casa di cura Spatocco di Chieti. Altri 18 sono nella Rsa di Casoli.