Persecuzioni, minacce e botte a uno studente di 15 anni: 5 ragazzini rischiano il processo

Udienza il 12 gennaio al tribunale per i minori dell’Aquila. Decisive le immagini delle videocamere. Il pestaggio avvenuto il 3 febbraio 2024 nel cortile dell’istituto di Vasto ai danni di un ragazzo
VASTO. È stata fissata al 12 gennaio 2026 l’udienza preliminare presso il tribunale per i minori dell’Aquila a carico di 5 giovanissimi vastesi accusati di stalking, minacce, percosse e lesioni ai danni di un coetaneo di Vasto.
Gli adolescenti il 3 febbraio 2024 hanno aggredito durante la ricreazione uno studente di 15 anni dell’Itis Mattei affrontandolo nel cortile della scuola. Uno di loro, M.V. oggi ha solo 12 anni, nel 2024 ne aveva 10. Gli altri hanno solo qualche anno in più, L.V. ha 16 anni, M.P. 17, F.L.T. 17, R.A., di origine straniera ma anche lui residente a Vasto, 16 anni. All’epoca dei fatti avevano tutti quasi due anni in meno. Poco più che bambini, ed è proprio questo particolare che ha sconvolto i vastesi. Due famiglie, vista la delicatezza della vicenda, si sono rivolte all’avvocato Francesco Tascione, gli altri genitori si sono affidati agli avvocati Alessandro Orlando e Carmine Petrucci. L’avvocato Francesco Tascione, difensore del più piccolo degli accusati M.V. e contestualmente anche di L.V., ritiene che gli elementi a carico dei suoi assistiti non siano tali da suffragare una incolpazione per atti persecutori. Certo è che il compito dei legali si presenta piuttosto arduo.
La ricostruzione del fatto, è stata resa possibile, oltre che dalle dichiarazioni della vittima e di alcuni testimoni, anche dalle immagini delle telecamere della videosorveglianza. Da subito era stata esclusa l’accusa di rissa. Le conclusioni del pm David Mancini della Procura per i minori dell’Aquila non lasciano dubbi: in concorso fra loro i 5 ragazzini, molestavano ripetutamente la vittima, ponendo in essere nei suoi confronti vere e proprie spedizioni punitive: insulti, minacce, intimidazioni e percosse. Il 12 gennaio, ascoltati i difensori degli accusati, sarà il gip a decidere. Le indagini su quello che accadde a febbraio 2024 sono state fatte dagli uomini del commissariato di Vasto diretto dal vice questore aggiunto, Pasquale Marcovecchio. Stando a quanto emerso, i cinque ragazzini, hanno colpito il giovane dopo aver scavalcato i cancelli della scuola. La giovanissima età ha impedito loro di rendersi conto della gravità di quello che stavano facendo e delle conseguenze a cui sarebbero andati incontro. Se non è accaduto nulla di grave è stato solo grazie all’immediata reazione del personale scolastico che è subito intervenuto in difesa dello studente, costringendo la baby gang a scappare. Gli aggressori sono stati costretti a fuggire, ma il fatto ha ugualmente provocato preoccupazione in città. La scena è stata ripresa da persone che hanno assistito allibite alla scorribanda. Il dirigente scolastico, Gaetano Fuiano, fin da subito aveva denunciato l’accaduto alle autorità preposte. Le immagini dell’aggressione avevano fatto il giro del web e dei media arrivando alla procura minorile. La polizia ha ascoltato diverse persone informate dei fatti per cercare di acquisire il maggior numero di informazioni utili a ricostruire la dinamica e soprattutto scoprire le cause della spedizione ed eventuali antefatti.
Il fascicolo della procura dei minori è corposo. Molti particolari della vicenda non vengono forniti vista la giovanissima età dei protagonisti. Il ragazzo picchiato, pare che a distanza di tempo non abbia ancora dimenticato l’accaduto. Non è dato sapere se il giorno dell'udienza sarà in aula. Il minore non può comunque costituirsi parte civile dal momento che la legge non lo consente.

