Perseguita per anni i vicini di casa Il giudice lo manda via dal paese 

Nei guai un libero professionista: dal 2019 ha vessato in ogni modo una 42enne e la sua famiglia Insulti, radio ad alto volume, sputi sulla macchina: nel mirino anche i figli minorenni della coppia

SAN VITO CHIETINO. Ha perseguitato i vicini di casa per quasi quattro anni: insulti, radio ad alto volume, dispetti di ogni genere. Un uomo di 70 anni residente a San Vito Chietino, libero professionista, già in passato finito nei guai per motivi giudiziari, è stato capace di rendere un inferno la vita di una donna di 42 anni e della sua famiglia, che non era più libera di ritagliarsi un po’ di serenità neppure tra le mura domestiche. È servito l’intervento di carabinieri, procura e tribunale per mettere fine a quelle vessazioni diventate intollerabili: l’indagato, accusato di stalking pluriaggravato, è stato sottoposto al divieto di dimora nel comune di San Vito. Tradotto: è stato mandato via dal paese. Cacciato. Se vi rimetterà piede, rischierà seriamente di finire in manette.
I comportamenti vessatori, iniziati nel dicembre 2019, sono andati avanti fino a qualche settimana fa. La quarantaduenne veniva offesa in ogni modo, stesso discorso per il marito e i loro figli minorenni. «Siete dei letami», era la frase per così dire più “gentile” rivolta alla coppia. In altre circostanze, lo stalker ha sputato sull’automobile della donna ed è arrivato al punto di strappare gli addobbi che si trovavano sulla porta d’ingresso dell’abitazione dei vicini finiti nel mirino. E ancora: metteva la musica così alta da costringere il capofamiglia a dormire in taverna. In questo scenario di ingiurie e soprusi quasi quotidiani, la coppia si è vista di fatto obbligata a non invitare più nessuno a casa, né amici né parenti, nel timore che il settantenne potesse rendersi protagonista delle ormai solite, sgradevoli incursioni.
Le indagini della procura della Repubblica di Lanciano sono scattate quando la donna, ormai esausta, si è rivolta ai carabinieri della stazione di San Vito. A quel punto, considerando concreto e attuale il pericolo che l’indagato potesse proseguire con i suoi atteggiamenti intollerabili, il pm ha chiesto e ottenuto la misura cautelare del divieto di dimora.
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