I militari con il carico di pesce sequestrato

TORINO DI SANGRO

Pesca con reti illegali, 15 chili di prodotti sequestrati e donati in beneficenza

Operazione congiunta di carabinieri e capitaneria. Sanzionati due pescatori di frodo di Paglieta, rischiano il foglio di via per tre anni 

TORINO DI SANGRO. Seppie, polipi e saraghi pescati con reti vietate. E' il carico, trovato a bordo di un piccolo natante, sequestrato dai carabinieri e dalla capitaneria di porto e poi donato in beneficenza. Due uomini di Paglieta, in provincia di Chieti, già noti alle forze dell’ordine, sono stati multati. Rischiano di non poter mettere piede a Torino di Sangro per i prossimi tre anni.

Nuova operazione congiunta di carabinieri e capitaneria di porto contro la piaga della pesca di frodo ieri (venerdì 2 aprile). A finire nella rete dei controlli preventivi sono stati due pescatori di frodo di Paglieta. Tutto ha inizio dopo alcune segnalazioni ai carabinieri della stazione di Torino di Sangro da parte dei residenti che hanno raccontato ai militari come i due, provenienti da Paglieta, a bordo sempre della stessa autovettura, erano soliti praticare la pesca di frodo a bordo di una piccola imbarcazione ormeggiata in una rimessa della spiaggia della Borgata Marina. Ieri pomeriggio, la pattuglia impegnata in un servizio di perlustrazione, si è accorta dell’auto parcheggiata nelle vicinanze della rimessa e ha aspettato il rientro del natante. I controlli, come rendono noto le forze dell'ordine, hanno portato al ritrovamento a bordo di oltre 15 chili di pesci di varie specie tra cui seppie, polipi e saraghi appena pescati e 50 metri di reti vietate. E’ stato quindi richiesto il supporto dell’ufficio circondariale marittimo della Guardia costiera di Vasto che ha proceduto al sequestro amministrativo delle reti e del pescato. Il carico di pesce, dopo il nulla osta del veterinario, è stato donato in beneficienza a un’associazione di Vasto. 
I militari dell’ ufficio circondariale marittimo hanno quindi emanato nei confronti dei due pescatori di frodo una sanzione amministrativa di 1.000 euro, mentre i carabinieri della stazione di Torino di Sangro hanno contestato loro l’infrazione della normativa per il contenimento della pandemia da Covid-19 in quanto si trovavano fuori dal comune di residenza senza giustificato motivo e li hanno segnalati al questore di Chieti per l’applicazione della misura di prevenzione di pubblica sicurezza del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Torino di Sangro per 3 anni.