Piano per 500 nuove case scontro nel centrosinistra

Sel chiede un vertice di maggioranza sulla variante al piano regolatore Il Pd: prima della fine del mandato si metta mano allo strumento urbanistico

VASTO. Un incontro per affrontare le problematiche legate alla pianificazione del territorio, prima fra tutte la variante al piano regolatore. Dopo l’allarme per le prossime colate di cemento - sei progetti per la costruzione di circa 500 nuovi appartamenti al mare in attesa del via libera - Sel torna a chiedere un confronto con le forze politiche di maggioranza sullo strumento urbanistico raccogliendo l’invito lanciato a fine anno dal sindaco Luciano Lapenna. Il primo cittadino, che non ha fatto mistero delle difficoltà nella maggioranza sulla impostazione da dare alla variante, aveva sollecitato il centrosinistra «a definire la partita», ribadendo che il nuovo Prg resta uno degli obiettivi prioritari dell’amministrazione comunale in carica dal 2006. I tempi della politica, però, sono spesso troppo lunghi soprattutto se è in ballo il futuro di un territorio già ampiamente saccheggiato, con interi quartieri che attendono ancora i servizi.

Sta di fatto che in sette anni di amministrazione, il centrosinistra è riuscito solo a modificare le norme tecniche del Prg sulle quali pende la spada di Damocle dell’annullamento. Lo stesso gruppo di lavoro, coordinato dall’assessore all’urbanistica, Vincenzo Sputore (Pd), si è arenato dopo pochi incontri. Manca la volontà politica? «Bisogna mettere subito in agenda un incontro per affrontare le varie problematiche», esorta Sante Cianci, coordinatore di Sel, «la nostra posizione è chiara: abbiamo sempre detto che bisogna bloccare l’ulteriore consumo di suolo. Se ci sono posizioni diverse sulla impostazione da dare alla variante è bene che se ne discuta, perché finora non sono emerse. Chi ha delle idee diverse le metta in campo e su quelle apriremo un confronto».

Cianci è convinto che le nuove norme tecniche varate dal Comune quando assessore all’urbanistica e alla pianificazione territoriale era Anna Suriani, esponente di Sel, siano servite a mettere un freno all’edificazione. Molti però in città sono di tutt’altro avviso. Del resto basta farsi un giro per rendersi conto che nessuna zona è rimasta indenne dal cemento. Non sono state risparmiate neanche le aree a rischio di dissesto idrogeologico, come la collina di Montevecchio dove la corsa al mattone continua.

«La variante al piano regolatore è una priorità», afferma Antonio Del Casale, coordinatore del Partito democratico, «è necessario che prima della fine del mandato amministrativo la maggioranza dia un segnale in questa direzione mettendo mano allo strumento urbanistico».

Nel frattempo i costruttori presentano i progetti e chiedono il rilascio dei permessi. Sono sei quelli che attendono il via libera degli uffici. Si tratta di grosse lottizzazioni per la costruzione di nuove case al mare.

Anna Bontempo

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