Piano per i tratturi osservazioni a Guardiagrele

GUARDIAGRELE . Scade venerdì il termine per le osservazioni al Piano quadro tratturi, recentemente adottato dal consiglio comunale. Tutti i cittadini interessati possono presentare le loro domande,...

GUARDIAGRELE . Scade venerdì il termine per le osservazioni al Piano quadro tratturi, recentemente adottato dal consiglio comunale. Tutti i cittadini interessati possono presentare le loro domande, tramite la compilazione di un modulo predisposto dall’ufficio tecnico comunale. «Finalmente», osserva il consigliere comunale Donatello Di Prinzio, capogruppo della lista Progetto per Guardiagrele, «l’amministrazione è riuscita ad adottare questo piano che doveva essere pronto sin dal 1983, a cui la precedente amministrazione guidata dal sindaco Sandro Salvi, nel 2014, prendendo di petto la situazione, aveva dedicato una particolare attenzione, realizzando un lavoro preliminare per poter redigere un Piano che rispondesse alle esigenze dei cittadini. Il nostro Comune», aggiunge Di Prinzio, «era infatti sprovvisto di questo piano e la cosa procurava svariati disagi ai residenti delle zone interessate, principalmente per quanto riguarda l’accesso alle proprie abitazioni, per la coltivazione dei terreni e per l’uso dei tratturi». Il consigliere d’opposizione ricorda poi che ci sono anche alcuni tratturi che possono tornare nella disponibilità comunale ed essere ceduti, se ricorrono i presupposti, ai cittadini che ne fanno richiesta. «Guardiagrele», precisa Di Prinzio, «è attraversata da quattro tratturi, ma il più importante è il tratturo Centurelle-Montesecco, che parte da L’Aquila e arriva a Foggia, attraversando le contrade guardiesi di Santa Lucia, Anello, San Leonardo e Voire». Di Prinzio ricorda infine che il suo gruppo consiliare sollecitò il sindaco Simone Dal Pozzo, fin dai primi mesi del suo insediamento, ad attivarsi subito per adottare il Piano quadri tratturi, in modo da definire l’uso dei terreni e per sostenere le esigenze dei cittadini che ancora oggi si vedono bloccati in ogni attività. «Purtroppo», conclude Di Prinzio, «l’attuale amministrazione non ci ha dato mai ascolto e solo oggi, ormai a fine legislatura, si è ricordata di approvare il Piano». Va ricordato che con l’approvazione del Piano si va a regolamentare anche l’uso pubblico dei terreni, individuando le aree antropizzate, dove si è ormai perso l’uso tratturale e che possono essere riconvertite per altri usi di valenza pubblica.
Giovanni Iannamico
©RIPRODUZIONE RISERVATA.