Pilkington, un binario per il porto

L'azienda rivede i costi di trasporto dei prodotti finiti e sceglie la ferrovia

VASTO. Il porto di Punta Penna torna nell'agenda delle più importanti agenzie internazionali che governano i traffici mercantili e la Pilkington confida in una accelerazione dell'iter del nuovo Prg portuale per migliorare i servizi e ridurre i costi. I dirigenti del colosso giapponese lo hanno ripetuto al comandante dell'Ufficio circondariale marittimo di Punta Penna, Daniele Di Fonzo.

La linea ferroviaria agognata dalla Pilkington, rientra nel progetto europeo dei nuovi collegamenti discusso a fine anno a Bruxelles fra i manager della Fiat, parlamentari italiani ed europei, rappresentanti delle più importanti industrie del settore automobilistico.

Il percorso della linea parte dall'area industriale di Piana Sant'Angelo per raggiungere il porto di Vasto dirigendosi poi verso la Val di Sangro. Riallacciandosi presumibilmente al tracciato della Sangritana, la linea raggiungerà il Lazio meridionale e il polo produttivo della Fiat di Cassino.

La linea ferroviaria tocca tutti i siti industriali più importanti. Grandi i benefici per la Pilkington e la Denso, ma anche per la Fiat di Termoli, la Sevel e la Honda in Val di Sangro.

«Graziano Marcovecchio, dirigente della Pilkington, nel ricordare che all'interno dello stabilimento è già presente una rete ferroviaria, ha auspicato una integrazione con la rete prevista dal piano regolatore portuale. Poter arrivare con i colli da caricare e scaricare direttamente in porto consentirebbe all'industria vetraria di ridurre sensibilmente i costi di trasporto», ha confermato il comandante del Circomare, Daniele Di Fonzo, al termine di un colloquio con i dirigenti dell'industria vetraria.

La Pilkington non è l'unica azienda a confidare nel potenziamento del bacino portuale istoniense. Le agenzie marittime registrano un sensibile aumento di richieste di attracco da parte di operatori del Nord Italia e dell'area del Mediterraneo.

«Osservando le domande di arrivo che abbiamo sui registri i segni della ripresa sono evidenti. A Punta Penna tornano vecchi clienti e arrivano nuovi prodotti. L'auspicio è che l'iter di approvazione del piano regolatore portuale vada in porto il più velocemente possibile», dice il comandante Di Fonzo.

Dello stesso avviso si mostrano gli industriali del comprensorio. «L'economia del Vastese può svilupparsi se punta sul porto. Uno scalo efficiente consente di velocizzare i traffici commerciali. Efficenza vuol dire più lavoro e più ricchezza per tutti», ricordano le associazioni imprenditoriali Confindustria e Assovasto.

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