Pipì contro la donna che li aveva scoperti

Incivili nuovamente in scena nel centro storico. L’avvocato Pennetta: «È reato, bisogna denunciarli»

VASTO. Fino a tre mesi di arresto e 206 euro di multa. È quanto rischia chi, nonostante divieti e diffide, si ostina ad urinare davanti all’ingresso delle abitazioni private. A sancirlo è la sentenza 40012/11 della Corte di Cassazione che ha stabilito che urinare in luogo pubblico è reato a prescindere dal fatto che la condotta possa essere stata messa in atto in un luogo buio e appartato.

«La suprema Corte ha sancito che è sufficiente la sola possibilità che il gesto contrario alla pubblica decenza arrechi danno o venga percepito da terzi», spiega l’avvocato Angela Pennetta. La notizia ha fatto esultare i numerosi anziani che da qualche tempo sono costretti a sopportare l’arroganza e la prepotenza di persone, spesso ubriache, che urinano davanti alle case a qualsiasi ora e se ripresi o invitati ad allontanarsi si vendicano. L’ultima vittima è un signora di 76 anni. La donna uscendo da casa per andare a gettare la spazzatura ha trovato due uomini che facevano i loro bisogni davanti a casa sua. La pensionata ha protestato. Uno dei due le ha urinato addosso. La poveretta è rientrata in casa.

La signora non conosce i due incivili e ha paura a rivolgersi alle forze dell’ordine. «È sbagliato», sottolinea l’avvocato Pennetta , mettendosi a disposizione di quanti volessero denunciare atteggiamenti contrari alla pubblica decenza.

Il reato è contemplato dall’articolo 726 del codice penale. In qualche caso è possibile applicare anche l’aggravante dell’articolo 650 se il gesto indecente è stato commesso ignorando il divieto dell’autorità preposta. La Corte di Cassazione ha stabilito che “fare i propri bisogni in pubblico offende la vittima suscitando nell’osservatore sensazioni di disgusto e creando problemi di natura igienico-sanitaria. Tali comportamenti ledono il normale sentimento di costumatezza, generando fastidio e riprovazione”.

Basta percorrere alcune strade del centro storico per comprendere che le proteste dei residenti sono fondate. L’olezzo in qualche caso è insopportabile. Comune e polizia municipale hanno ricevuto molte segnalazioni in proposito. È difficile, tuttavia, che le forze dell’ordine riescano a sorprendere sul fatto gli incivili. «Invito le vittime a denunciare chi le offende e le oltraggia in modo indecoroso. Tacere non aiuta», è l’invito dell’avvocato Pennetta. (p.c.)

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