Poste, direttrice mette in fuga il bandito 

Il malvivente la minaccia con un taglierino mentre lei sta aprendo l’ufficio: la donna comincia a gridare e lo fa scappare

VILLALFONSINA. Un bandito solitario le ha puntato un taglierino alla gola, ma lei ha iniziato a urlare e lo ha messo in fuga. Così, ieri mattina, la direttrice dell’ufficio postale di Villalfonsina ha sventato un tentativo di rapina. Ora sono in corso le indagini dei carabinieri per dare un nome al malvivente: tutto lascia pensare che non si tratti di un professionista del crimine, ma di un balordo della zona, probabilmente tossicodipendente, alla ricerca disperata di soldi per comprare la droga.
LA RICOSTRUZIONE
Sono le otto quando il rapinatore, con il volto coperto, entra in azione in corso del Popolo, la strada principale del paese di neanche 900 abitanti: blocca la direttrice mentre sta aprendo la porta e, sotto la minaccia della lama, le ordina di entrare nell’ufficio e di consegnare tutto il denaro custodito nella cassaforte. L’immediata reazione della donna, che inizia a gridare con tutto il fiato che ha in gola, ha un duplice effetto: catturare l’attenzione di chi si trova nelle vicinanze e spingere il balordo a scappare a piedi nelle vie limitrofe. La telefonata al 112 parte immediatamente e, sul posto, si precipitano le pattuglie dell’Arma della compagnia di Ortona, mentre in tutto il Vastese scattano i posti di blocco.
LE INDAGINI
Non è da escludere, ma è solo un’ipotesi, che il responsabile dell’assalto (fallito) si sia allontanato a bordo di un’automobile o di una motocicletta guidata da un complice. La ricerche, proseguite per ore, non danno esito. Nel frattempo, gli investigatori ascoltano i testimoni e acquisiscono le immagini del sistema di videosorveglianza. Sono una ventina le telecamere dell’impianto pubblico dislocate nel centro del paese, come ricordato dal sindaco Mimmo Budano: si tratta di sistemi in grado di leggere le targhe dei veicoli. Dai filmati potrebbe arrivare la svolta alle indagini.
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