Preso il trasgressore seriale rischia di pagare 8mila euro 

Un giovane di 27 anni trovato per la quarta volta in giro senza un motivo valido: stava guidando una macchina sequestrata. In tutta la provincia multati in 58

CHIETI. È stato beccato lontano da casa, per la quarta volta in pochi giorni, senza un motivo valido. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Chieti hanno bloccato un trasgressore seriale delle misure decise dal governo per evitare il rischio di contagio da coronavirus: si tratta di un pescarese di 27 anni, alle spalle già una sfilza di precedenti che spaziano dalle rapine ai furti. Ora rischia di dover pagare una maxi multa da quasi 8mila euro.
Lunedì pomeriggio il giovane, a bordo della sua Fiat Punto, è stato fermato durante un posto di blocco dai militari del maggiore Massimo Capobianco e della tenente Maria Di Lena. Fin da subito, come già avvenuto nel recente passato, ha cercato di giustificarsi dicendo di essere diretto a casa dell’anziana madre, anche se non aveva con sé l’autocertificazione. Dal controllo in banca dati è venuto fuori che il 27enne non poteva circolare con quell’auto: gli era stata sequestrata a metà marzo, quando si era rifiutato di sottoporsi a un controllo per guida sotto l’effetto di stupefacenti. Non solo: è emerso che il giovane è finito nei guai già tre volte per la violazione delle norme anti contagio, quando era in vigore il decreto governativo che prevedeva la segnalazione in procura per l’articolo 650 del codice penale. L’ennesimo pomeriggio di trasgressione, dunque, si è chiuso con la multa da 373,34 euro prevista per gli spostamenti ingiustificati e una denuncia per «sottrazione di cose sottoposte a sequestro», che ha fatto scattare di nuovi i sigilli per il veicolo e una sanzione amministrativa che può arrivare fino a 7.276 (sarà la prefettura a decidere l’importo).
In città proseguono anche i controlli della polizia locale, coordinata dalla comandante Donatella Di Giovanni. Alle giustificazioni più irreali fornite dagli automobilisti multati si aggiunge quella data da un uomo l’altra mattina: «Sto tornando da fuori città perché sono andato a prendere dell’acqua particolare: a Chieti non si trova», ha detto ai vigili urbani mostrando alcune bottiglie. Al termine della verifica, gli è stata notificata la sanzione amministrativa da 373,34 euro.
Nella giornata di lunedì, stando all’ultimo report della prefettura di Chieti, in tutta la provincia le forze dell’ordine hanno controllato 650 persone, multandone 58. Nelle 495 attività commerciali ispezionate, invece, non sono state trovate irregolarità.
E da oggi, in città, vigili urbani, carabinieri, poliziotti e finanzieri saranno impegnati nei controlli per verificare il rispetto dell’ordinanza firmata dal sindaco che obbliga i cittadini ad indossare le mascherine in negozi e uffici.
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