Reddito di cittadinanza i beneficiari a quota mille 

È un piccolo esercito il numero di quanti in città ottengono il sostegno mensile L’assessora Bendotti: il settore lavora tanto per rispondere a tutte le richieste 

LANCIANO. Sono 948 le persone che in città percepiscono il reddito di cittadinanza. Un piccolo esercito di lancianesi in difficoltà che, se paragonato al dato dei 34.766 residenti, fa riflettere. Quasi mille persone, e di conseguenza altrettanti nuclei famigliari (il reddito di cittadinanza può essere percepito da un solo componente della famiglia) che stentano ad andare avanti e che usufruiscono, da aprile scorso, del sostegno dello Stato. L’importo varia da cifre molto basse - ma sono pochissimi quelli che percepiscono un sussidio al di sotto dei 100 euro mensili - fino anche ad oltre mille euro. La media a Lanciano supera tuttavia i 500 euro, un po’ più alta della media regionale che si attesta sui 495 euro al mese e di quella provinciale che arriva a 498 euro mensili.
Tra quelle quasi mille famiglie che accedono a questa misura ce ne sono 357 in carico ai servizi sociali del Comune di Lanciano che sta svolgendo, da mesi, un lavoro encomiabile di smistamento dei dati, preparazione delle pratiche e attivazione del reddito di cittadinanza nonostante lo stesso ministero del Lavoro e delle politiche sociali non sia pronto a far partire la misura così come era stata concepita. «Stiamo correndo, letteralmente, dietro a tutte le disposizioni previste», spiega l’assessora Dora Bendotti, «perché, nonostante i dubbi, ci abbiamo voluto credere fin dall’inizio».
In seguito alle lungaggini del ministero, infatti, capita che, tra tutti i beneficiari del reddito di cittadinanza, da aprile ad oggi nessuno abbia ricevuto ancora alcuna proposta di lavoro. Ma i servizi sociali non si fermano e nemmeno possono farlo. Dietro segnalazione dell’Inps, infatti, devono gestire 357 nuclei familiari in cui sono stati individuati una serie di disagi che vanno da quello psichico alle dipendenze. E allora bisogna attingere da una rete di altri servizi per cercare di tamponare le varie emergenze. «In tutto questo», commenta ancora Bendotti, «sono orgogliosa di dire che Lanciano è Comune capofila per la gestione dei servizi. Sono tanti i Comuni vicini che si rivolgono a noi per l’attivazione del reddito di cittadinanza e noi che abbiamo investito in risorse umane e formazione, diamo risposte concrete».
Tra i beneficiari ci sono anche laureati che, più che il reddito, vorrebbero rientrare nel mondo del lavoro. Grazie al reddito le famiglie riescono a pagare gli affitti, ma non tutto funziona come dovrebbe. «Mancano gli strumenti», precisa l’assessora, «si tratta sicuramente di una misura utile, ma fino a quando potrà durare? La povertà non si può vincere solo con un contributo volontario, ma bisognerebbe estendere a tutti gli stessi diritti di cittadinanza».
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