Roma-Inter, ai domiciliari i due ragazzi abruzzesi

14 Maggio 2010

Emanuele De Gregorio e Stefano Carnesale erano a Regina Coeli dal 5 maggio perché coinvolti negli scontri al termine della finale di Coppa Italia all'Olimpico. "È un errore", hanno sempre sostenuto i familiari

LANCIANO. Il gip di Roma, Aldo Morgigni, ha disposto gli arresti domiciliari per Emanuele De Gregorio e Stefano Carnesale, i due studenti di 19 anni di Gessopalena (Chieti), arrestati nel dopo partita della finale di Coppa Italia del 5 maggio scorso.

Il gip ha firmato l'atto che è stato notificato nel pomeriggio al carcere di Regina Coeli, dove i due giovani, studenti all'universit… La Sapienza, erano detenuti. I difensori dei due studenti, gli avvocati Efisio Figus Diaz e Andrea Cerrone, avevano presentato istanza di scarcerazione sulla quale il pm Francesco Polino aveva espresso parere favorevole.

«Sono innocenti», hanno ribadito i familiari di Emanuele e Stefano in una conferenza stampa tenuta oggi al Senato. I due diciannovenni sono a Roma da pochi mesi e frequentano l'università La Sapienza. I due ragazzi arrestati dopo la finale di Coppa Italia Roma-Inter erano alla terza partita della loro vita. Si sono fermati, raccontano le famiglie, a raccogliere una canna di plastica «per appendere il Tricolore quando ci saranno i Mondiali», e per questo sono stati presi. «Sono anche della Juve: amano il gioco, non il tifo», spiega la sorella di Emanuele, «sono due “bimbi” gracili, sensibili e inesperti: erano al posto sbagliato al momento sbagliato».

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