Salta l'accordo, il Pd sceglie le primarie

I commissari falliscono la soluzione politica. Saranno i cittadini a scegliere il candidato

VASTO. «La soluzione politica non è stata trovata e senza la sintesi diventano inevitabili le primarie». E' la conclusione cui sono giunti i tre commissari nominati dalla segreteria regionale del Partito democratico con l'obiettivo di tentare una ricomposizione della spaccatura interna al partito vastese.  Così il Partito democratico ha deciso: a Vasto per individuare il candidato sindaco si andrà alle primarie domenica  20 marzo. Ci sarà tempo fino alle 12 del 5 marzo per presentare le candidature. Al momento l'unica certa è quella di Giuseppe Forte, presidente del Consiglio comunale, mentre il sindaco uscente, Luciano Lapenna, ha comunicato la sua indisponibilità al confronto con i cittadini.

L'impresa è fallita e la triade non ha potuto che prenderne atto. Ieri sera l'annuncio. «Si faranno le primarie che non rappresentano né una punizione, né la vittoria dell'uno contro l'altro, ma il rispetto della volontà del Pd di far decidere i cittadini». Sono le conclusioni cui sono giunti i tre commissari, Camillo Di Giuseppe (che del partito è anche segretario provinciale), Giovanni Legnini e Camillo D'Alessandro, che ieri sera hanno comunicato la decisione ai consiglieri comunali e agli ex assessori del Pd chiamati a raccolta nella sede di piazza del Popolo.

Il sindaco Luciano Lapenna è assente. Ha preferito disertare la riunione che ha registrato invece la presenza del presidente del consiglio comunale Giuseppe Forte, tornato a chiedere l'indizione delle primarie dopo che la precedente mini-consultazione era stata annullata per alcune irregolarità.

«Dopo aver tentato la definizione politica unitaria della candidatura a sindaco, tra le legittime diversità di opinione che riguardano tra l'altro sia il Pd che le altre forze di centrosinistra, abbiamo preso atto delle riconfermate posizioni», dicono i commissari in un comunicato stampa congiunto, «il partito democratico ad ogni livello, regionale e nazionale, ritiene che non si possa ulteriormente indugiare anche di fronte al rischio di consegnare la città ad un centrodestra molto più dilaniato del Pd, ma che è riuscito, solo formalmente, a fare sintesi su un candidato residente a Termoli, che non conosce la città ed è estraneo alle sue aspirazioni e problematiche. Vasto è una città dove sindaco, giunta e maggioranza hanno operato con ottimi risultati, e non può essere riconsegnata né alla vecchia politica, che tanti danni ha causato, né a nuovi protettorati».

Le primarie si terranno il 20 marzo, dalle 8 alle 20. Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è fissato alle 18 di domani.

Il clima all'interno della sezione è teso. Tutto lascia presagire che ci sarà uno strascico e non sarà indolore per il partito spaccato in due: da una parte i sostenitori di Lapenna, dall'altra quelli di Forte. L'unità non è stata raggiunta, e i prossimi giorni saranno decisivi per delineare i futuri scenari.

Difficilmente, dopo quello che è successo, i commissari riusciranno a convincere il sindaco a partecipare alle primarie.

L'ipotesi più probabile è che Lapenna metta in piedi, insieme a quel pezzo di partito che lo sostiene, una lista civica, e in questa impresa potrebbe incassare l'appoggio di Sel e di Rifondazione comunista.

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