Una protesta dei lavoratori della Sanmarco

LANCIANO

Sanmarco, scattano i 50 licenziamenti: da lunedì lettere ai dipendenti

I sindacati denunciano: "L'azienda offre posti di lavoro all’estero, ma i lavoratori hanno solo tre giorni per pensarci"

LANCIANO. Scatta da lunedì, con l’invio di 50 lettere di licenziamento (su 168 dipendenti effettivi), la procedura di esubero alla Sanmarco annunciata lo scorso 13 luglio. L’ultimo incontro in Regione Abruzzo tra sindacati e azienda, a cui l’azienda non ha partecipato, mandando un consulente, non è servito ad altro che a ratificare una decisione già presa.

E l’atteggiamento aziendale, secondo la Fim-Cisl, è stato uno dei peggiori della storia della Val di Sangro, con poche occasioni di confronto e decisioni sempre unilaterali. «Questa vertenza», spiega Amedeo Nanni, responsabile lavoro
Fim-Cisl Abruzzo e Molise, «presenta anche un’altra grave anomalia. In tutti questi mesi non abbiamo potuto organizzare un’assemblea all’interno dello stabilimento o uno sciopero unitario a causa di divergenze tra sindacati. I lavoratori che attualmente stanno lavorando in Sanmarco senza la rotazione richiesta per legge sulla cassa integrazione, sono di fatto iscritti ad un altro sindacato». La beffa finale da parte della proprietà è arrivata proprio al tavolo regionale: 10mila euro di incentivo all’esubero e per 16 dipendenti dei 50 da licenziare l’offerta di andare a lavorare fuori: 8 a Verona e 8 all’estero, ma con la decisione da parte dei lavoratori da prendere entro 3 giorni. (d.d.l.)

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