Scuole, vertice sugli accorpamenti La Provincia studia le contromosse

13 Ottobre 2024

Martedì alle 16 l’incontro on line convocato dal presidente dopo il no al piano della Regione «Non faremo alcuna operazione sul dimensionamento in assenza di strategie chiare e condivise» 

CHIETI. Programmazione della rete scolastica provinciale 2025-2026: un incontro è stato convocato dalla Provincia di Chieti, per martedì prossimo, alle ore 16 e online. All’ordine del giorno ci sarà il dimensionamento scolastico. In provincia di Chieti, le istituzioni scolastiche coinvolte nell’ipotesi regionale sarebbero l’Ipseoa Marchitelli di Villa Santa Maria e l’Istituto comprensivo di Quadri, l’istituto comprensivo di Castel Frentano e l’istituto comprensivo d’Annunzio di Lanciano. I sindaci sono pronti a dare battaglia. Ma c’è un “a meno che” che comunque scontenterebbe altri primi cittadini: sì all'accorpamento a patto che sia mantenuta da noi la dirigenza.
Il presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, ha comunicato ufficialmente che non ha alcuna intenzione di proporre tagli alla rete scolastica provinciale, posizione che sarà ribadita martedì. Il dito è puntato contro la Regione che in una nota dello scorso 19 settembre ha riconfermato anche per l’anno scolastico 2025-2026 le «pregresse disposizioni regionali (Dgr 407/2023 modificata dalla 681/2023), e sono stati comunicati i termini per il formale avvio delle operazioni di dimensionamento scolastico». La posizione di Menna è chiara: «Questa provincia non procederà, in alcun modo, a effettuare alcuna operazione di dimensionamento scolastico in assenza di una chiara strategia d’insieme (leggi linee guida) e visione d’assetto complessiva del nuovo assetto della rete scolastica regionale». Per quest’anno la Provincia di Chieti, ribadisce a chiare lettere Menna, «non compirà alcuna operazione di dimensionamento scolastico non condivisa con i territori e parti sociali».
La Regione dice sì all’accorpamento (perché è da qui che bisogna partire), la Provincia di Chieti dice no a meno che non ci sia una condivisione con i territori, cioè con i sindaci. «Oggi dico la stessa cosa dello scorso anno: no al dimensionamento del glorioso Marchitelli», afferma il sindaco di Villa Santa Maria, Pino Finamore «ma se proprio ci deve essere noi optiamo per l’omnicomprensivo Marchitelli, costituito dai due istituti, con presidenza a Villa». È forse questa anche l’intenzione del sindaco di Castel Frentano, Mario Verratti, cioè di un accorpamento della d’Annunzio di Lanciano alla Di Loreto di Castel Frentano e non il contrario? Quindi con la permanenza nella Di Loreto (che comprende anche Sant’Eusanio) di presidenza e uffici amministrativi? «Siamo pronti a lottare fino all’ultimo», ha detto Verratti alcuni giorni fa al Centro, «già da tempo abbiamo avviato diversi tavoli con i sindaci del comprensorio e le istituzioni scolastiche e daremo battaglia a questa decisione che non garantisce una corretta gestione del territorio. Non si possono fare accorpamenti così, tanto per fare. Il Di Loreto ha infatti un indirizzo musicale e un patrimonio importante di docenti e iscritti da mantenere». Ipotesi, del resto, già avanzata dal gruppo di minoranza in consiglio comunale, Viviamo Castel Frentano, ad agosto di quest’anno: «Se c’è la volontà di difenderne la dirigenza, la politica regionale e locale deve dire se sarà il "Di Loreto" a essere accorpato a Lanciano, che non detiene ugualmente il numero minimo degli iscritti così come previsto dalla riforma, o il contrario».