Sequestrate 47 villette sulla costa

Sigilli a Montevecchio e in località Canale. La Procura: costruzioni illegittime

VASTO. Sigilli sulla riviera. Il gip del tribunale di Vasto, su richiesta della Procura, ha disposto il sequestro preventivo di due complessi edilizi in fase di realizzazione sulla costa. I provvedimenti sono la conseguenza di una indagine partita sei mesi fa a seguito di esposti. Il blitz è avvenuto ieri mattina. Al momento non risultano esserci indagati. Gli uomini dell'Ufficio circondariale marittimo, coordinati dal comandante Daniele Di Fonzo, su ordine del procuratore capo Francesco Prete hanno apposto i sigilli al complesso residenziale "Residence Plaza", sulla collina di Montevecchio, e contestualmente ad altri cinque fabbricati in costruzione in località Canale, a nord della città. In entrambi i casi il valore degli immobili ammonta a milioni di euro. I particolari dell'operazione sono stati forniti dalla stessa magistratura. «Si tratta di due vicende distinte», specifica in una nota il procuratore Francesco Prete, «i reati contestati sono l'aggiramento dei vincoli normativi e la realizzazione di residenze private in aree vincolate e nelle quali non sono consentite dallo strumento urbanistico».

IL RESIDENCE A MONTEVECCHIO. Il sequestro sulla collina di Montevecchio è l'epilogo delle indagini avviate nel mese di ottobre 2011 e condotte dalla guardia di finanza di Vasto, diretta dal capitano Luigi Mennitti. A fine novembre le fiamme gialle si presentarono in Comune, negli uffici del settore urbanistica di via Naumachia, per acquisire la documentazione relativa alla concessione edilizia. Un'ispezione ordinata dalla Procura e non troppo inaspettata, visti gli esposti arrivati a Palazzo di giustizia e i manifesti anonimi nei quali venivano denunciati abusi e irregolarità edilizie.  «Il complesso "Residence Plaza" è stato realizzato in un'area destinata a strutture turistico-ricettive», dice la Procura, «il reato contestato nel provvedimento emesso dal Gip riguarda lottizzazione abusiva e intervento edilizio illegittimo: la costruzione di decine di villette ad uso di civile abitazione in una zona a vocazione turistica», puntualizza l'autorità giudiziaria.  In totale sono stati sequestrati 42 immobili, più le strutture pertinenti al complesso residenziale. I proprietari della struttura, una famiglia di noti imprenditori edili, preferisce non commentare. «Vogliamo prima prendere visione degli atti», ha tagliato corto il titolare dell'impresa.

LE VILLETTE A NORD. Il sequestro sulla scogliera di contrada Canale riguarda invece un complesso edilizio di una famiglia di professionisti locali. La Procura contesta in questo caso presunte violazioni del vincolo paesaggistico. Ma non solo.  «Oltre alla violazione del vincolo ambientale è ipotizzata la realizzazione di nuove costruzioni in una fascia costiera nella quale lo strumento urbanistico vieta edificazioni», si legge nella nota diffusa dal procuratore Prete. L'autorità marittima ha sequestrato cinque fabbricati.

LE REAZIONI. Non appena la notizia dei sequestri è stata ufficializzata, in città si è subito riacceso il fuoco della polemica. Riccardo Alinovi, referente dell'associazione Codici, ha rilanciato un nuovo j'accuse contro il Comune per invocare provvedimenti. «L'auspicio è che laddove fossero accertati gli abusi, gli edifici illegittimi vengano abbattuti. Contestualmente confido che arrivino presto al capolinea anche le indagini sulle aree sottoposte a vincolo idrogeologico dal Pai». I proprietari degli immobili non stanno comunque con le mani in mano. Pochi minuti dopo i sequestri hanno contattato i rispettivi legali. Già da oggi sono attese risposte e ricorsi. Ma secondo indiscrezioni, i provvedimenti adottati ieri potrebbero essere solo l'inizio di una nuova stagione di sequestri.

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