Sevel, cassa integrazione fino a Pasquetta 

Atessa. La direzione allunga la sosta. La ripresa sarà decisa a seconda delle disposizioni del governo

ATESSA. La Sevel ha prorogato la cassa integrazione da coronavirus fino al 13 aprile. La decisione è stata presa dalla direzione aziendale in seguito al decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha allungato fino a dopo le vacanze di Pasqua le misure anti Covid-19. Inizialmente il fermo produttivo per tutti i seimila dipendenti dello stabilimento del Ducato Fiat e dei furgoni commerciali di Peugeot e Citroen, compresi 200 lavoratori Ckd (lavorazioni per il Messico, ndc), era stato previsto fino al 6 aprile. La ripresa delle attività sarà comunque decisa di volta in volta a seconda delle disposizioni governative.
Sevel ha inizialmente sospeso la produzione dal 12 al 16 marzo per gli adempimenti di sicurezza per il contenimento del contagio. Il 17 si è lavorato, ma con un’alta percentuale di assenze, tanto che al terzo turno lo stabilimento ha dovuto fermarsi. Nei giorni scorsi la direzione aziendale ha fatto richiesta di cassa integrazione per Covid-19 per il massimo consentito dall’attuale decreto del governo, ovvero 9 settimane, fino al 13 maggio, ma il provvedimento sarà attivato di volta in volta a seconda delle esigenze dello stabilimento.
Come riferito dal segretario generale della Uilm, Rocco Paolombella, in seguito a una conference call con i vertici di Fca, lo stabilimento dei furgoni commerciali leggeri potrebbe essere tra i primi a ripartire assieme alla Compass a Melfi e alla produzione della Fiat 500 elettrica a Mirafiori. Ma la produzione procederà in ogni modo gradualmente e non a pieno regime. In un recente confronto con la direzione aziendale le rsa Sevel hanno chiesto l’apertura di un tavolo permanente sulla sicurezza dello stabilimento in base alle normative anti Covid-19, in modo da sanare di volta in volta e in modo repentino le eventuali criticità presenti ancora sulle linee. (d.d.l.)
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