L'interno dell'azienda Trigano Van di Paglieta

PROVINCIA DI CHIETI

Sevel non manda componenti, Trigano Van in crisi: a rischio 40 lavoratori

L'azienda di Paglieta non puà soddisfare le richieste di mercato perché dallo stabilimento di Atessa non arriva il materiale per allestire camper. La preoccupazione dei sindacati

PAGLIETA. Ha importanti richieste di mercato, ma non può soddisfarle perché dallo stabilimento Sevel di Atessa non arrivano gli chassis per allestire camper e quindi 40 dipendenti resteranno senza lavoro.

E' la situazione in cui si trova la Trigano Van di Paglieta, azienda leader in Europa nel settore della produzione di camper e van, che assembla i furgoni Ducato. Del problema si è parlato nella sede di Confindustria di Chieti-Pescara, a Mozzagrogna, con la Fiom di Chieti e la Rsu Fiom e il vertice della Trigano Van di Paglieta. "Nelle ultime settimane - dice Andrea De Lutis, responsabile Fiom - la Sevel non ha rinnovato centinaia di contratti di somministrazione e di fatto si è riorganizzata in base ai numeri che riesce a produrre in questo momento. Le conseguenze dirette ricadono sia sui fornitori sia sui clienti come Trigano, ma si ripercuotono anche sui lavoratori che subiscono la cassa integrazione o peggio ancora perdono il posto. Con la crescita esponenziale degli ultimi tempi, e con la contrattazione Fiom, Trigano ha assunto circa 300 persone. Ora la stessa Trigano ha comunicato che è costretta a non rinnovare una parte dei contratti in scadenza al 31 dicembre 2021. I numeri non sono ancora certi, Trigano sta studiando un diverso bilanciamento di una delle linee e anche su nostra richiesta sta cercando di limitare al massimo il taglio di lavoratori", precisa De Lutis.

"Parliamo di un numero di persone coinvolte che va da un minimo di 34 a un massimo di 40. I criteri che si terranno in considerazione sono anzianità, carichi familiari e competenze. Come Fiom abbiamo chiesto di garantire, ai lavoratori che in questo momento perderanno il lavoro, il diritto di precedenza al rientro in azienda appena Sevel riuscirà a fornire il numero di chassis necessario a far girare le linee a pieno regime e di valutare anche la possibilità del reimpiego di parte di queste persone nel nuovo reparto falegnameria".