Lo stabile di proprietà della Provincia era nato come centro di aggregazione giovanile

Spazi pubblici abbandonati

I locali di via Aimone preda degli animali e del degrado

VASTO. Da centro di aggregazione giovanile da 350 metri quadrati a rifugio per gatti e cani randagi: ad una decina di anni dalla prima ristrutturazione, l’ex convento ed ex carcere di via Aimone non solo è ancora chiuso, ma lo stato di degrado è sotto gli occhi di tutti. E così, in una città nella quale mancano spazi per i giovani, lo stabile vicino al Rossetti diventa un “monumento allo spreco”.

E’ anche un simbolo dell’accordo mai raggiunto tra gli amministratori avvicendatisi in Provincia (proprietaria dello stabile) e Comune. Almeno sulla carta, il fabbricato doveva diventare un contenitore culturale in centro con un ampio piazzale a disposizione per le auto, ma parcheggiando in piazza Brigata della Maiella, sulla quale si affaccia, o percorrendola a piedi, ci si trova di fronte un palazzo quasi fatiscente e si avvertono i cattivi odori che vengono da avanzi di cibo lasciati dai residenti per sfamare i randagi e dai loro escrementi. Ci sono poi le scritte sui muri e vecchi arredi inutilizzati accatastati fuori e dentro e le vetrate rotte.

«L’ex carcere poteva e può essere un luogo di ritrovo per i giovani», fa notare Lino Salvatorelli, responsabile del circolo territoriale Arci che ha sede proprio di fronte e che aveva proposto, anni fa, di utilizzarlo per dei laboratori. Tra le altre ipotesi c’era anche la destinazione a sede delle associazioni cittadine o ad unità abitative per diversamente abili, ma nemmeno l’inserimento nel piano di riqualificazione del centro storico da parte dell’attuale giunta di centrosinistra è riuscito a “riscattare” da oblio e degrado lo storico edificio.

Come se non bastasse, i tempi per un accordo definitivo con la Provincia per la cessione o per un comodato d’uso non sembrano vicini. «Il mancato utilizzo è un’occasione persa», aggiunge Salvatorelli.
Di diverso avviso, invece, Marco Di Michele Marisi, referente dei movimenti giovanili di centrodestra.

«Si sente la necessità di più spazi di aggregazione, la soluzione, però, non è in via Aimone. L’investimento per renderlo totalmente fruibile è notevole. Perché invece il comune non pensa alla riapertura dell’ex asilo Carlo Della Penna?».
Militanti e attivisti di centrodestra che gravitano intorno al foglio di informazione Giovani in movimento, da tempo propongono la ristrutturazione dell’immobile donato dal benefattore vastese Carlo Della Penna ed utilizzato prima come asilo, poi come sede universitaria e di recente per gli uffici amministrativi del 1º circolo didattico.

«La ristrutturazione è più economica, lo stabile è in centro e si rispetterebbero le volontà testamentarie del donatore che ha voluto questo spazio per bambini e giovani», conclude Di Michele Marisi.