Spesi 12mila euro per una cena, l’opposizione attacca il sindaco

13 Novembre 2024

La consigliera Bendotti dopo la delibera con cui l’amministrazione vuole sostenere le famiglie «Soldi pubblici per festeggiare le 150 coppie che celebrano le nozze d’oro: una scelta discutibile» 

LANCIANO. «La crisi automotive e il dramma della cassa integrazione nello stabilimento Stellantis di Atessa, l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, i rincari sul carburante, la situazione drammatica che si sta vivendo in città dal punto di vista socio-sanitario con la carenza dei farmaci nell’ospedale Renzetti, denunciata da malati, famiglie e sindacati della Asl Lanciano Vasto Chieti, e l’amministrazione comunale lancianese decide di spendere 12mila euro per festeggiare le nozze d’oro a 150 coppie di Lanciano». È la denuncia della consigliera di Lanciano in comune, Dora Bendotti che critica la recente delibera di giunta che approva, per il prossimo 29 novembre, una festa offerta a spese del Comune a 150 coppie che festeggiano quest'anno le nozze d'oro. La giornata prevede la celebrazione di una messa alle 18 nella Cattedrale della Madonna del Ponte, con benedizione solenne delle coppie, e a seguire una cena con intrattenimento musicale. «L'amministrazione comunale», si legge nella delibera dell’ente, «sostiene e promuove la famiglia come nucleo fondamentale della nostra comunità, assolvendo alla funzione di prevenire l’isolamento e favorire la promozione del benessere e la socializzazione degli anziani nella convinzione che i momenti di svago abbiano un profondo effetto sui risultati di longevità e salute allontanandoli dalla solitudine e influendo positivamente sul loro benessere emotivo». In questo modo si «vivacizza il tessuto urbano», spiega ancora il documento, «in un'ottica di animazione del territorio». «Una scelta quanto meno inopportuna», critica invece l’esponente della minoranza, «che fa il paio con altre scelte dello stesso genere, come la festa di Carnevale dello scorso anno, destinata a 100 anziani over 65 e non anche ai bambini, e che denotano una grave mancanza di senso della realtà. La sensazione che si percepisce, stando alle scelte politiche di questa amministrazione», prosegue Bendotti, «è che si tenti di nascondere i problemi proponendo feste e non soluzioni. Da ex assessore alle Politiche sociali posso affermare con una certa dose di sicurezza che in questo momento storico la gente pensa a tutto fuorché festeggiare. E se è apprezzabile l’aver dedicato un pensiero alle coppie che hanno dato vita alle generazioni attuali e che sono parte fondante della nostra comunità, allo stesso tempo si poteva dimostrare vicinanza con un segnale più tangibile di una cena». La consigliera pensa alla crisi generata dal rincaro dei prezzi, ma anche alle nuove emergenze dovute alla situazione legata alla crisi dell'automotive. «Molte famiglie», rimarca, «spesso tra gli anziani, non riescono ad arrivare a fine mese. Invece di spendere 80 euro in una sola sera si poteva pensare di destinare a queste coppie un buono spesa, in modo da garantire qualche giorno in più di “festeggiamenti”. Per non parlare delle famiglie lancianesi in condizioni di povertà e di povertà assoluta. Il mio ultimo appello di ormai quasi un mese fa, rivolto all'amministrazione Paolini», conclude la consigliera Bendotti, «di programmare azioni di sostegno alle famiglie in difficoltà a seguito del persistere della cassa integrazione in molti stabilimenti del territorio, tra cui Stellantis, ma anche molte fabbriche dell’indotto, è rimasto lettera morta, senza nessuna reazione».