Stadio, altro rinvio per l’agibilità Se si gioca tribune vietate

Mancano alcuni documenti: la Commissione per i pubblici spettacoli rinvia il sopralluogo a oggi Il sindaco: pareri positivi da Lega calcio e questura, viceprefetto disponibile, siamo fiduciosi

LANCIANO. Ancora attesa per il Biondi. La Commissione provinciale prefettizia pubblici spettacoli ha rinviato per oggi pomeriggio il sopralluogo che deve decidere l’esordio in casa della Virtus sabato contro l’Empoli per il campionato di serie B. Ad allungare oltremodo l’iter delle autorizzazioni è stata, questa mattina, la verifica di alcuni documenti che dovevano certificare con esattezza tutte le modifiche apportate all’impianto cittadino. Manca l’aggiornamento di alcuni documenti sul nuovo piano di sicurezza del Biondi e, tra questi, anche il certificato d’idoneità statica delle tribune. Se tutto va bene si andrà molto probabilmente verso l’agibilità parziale, con l’apertura al pubblico solo dei settori distinti, curva sud e curva nord.

L’attesa. Alle 11 il piazzale antistante il Biondi è pieno. Tifosi e curiosi fanno capolino tra forze dell’ordine, amministratori e tecnici del Comune e della società per tentare di carpire quante più informazioni possibile. C’è tensione palpabile nell’aria, ma fin da subito lo stadio appare pronto, con le nuove grate scintillanti e i tornelli con i display illuminati a far capire che si parla di un’altra categoria, la B, e che le cose si sono fatte serie.

I preparativi. Dalle 7 del mattino il sindaco, Mario Pupillo, e l’assessore Antonio Di Naccio, sono davanti al Biondi. Tutto deve essere perfetto, come all’inizio di una gara. Via Belvedere è chiusa in entrata e in uscita con transenne che recitano “Ingresso consentito solo ai tifosi”. I betafence, le recinzioni imposte dalla Lega calcio per incanalare i tifosi, sono montati e troneggiano in mezzo alla strada a qualche metro dall’ingresso su via Belvedere. Sembra di stare in un quartiere del G8. Non in assetto da guerriglia urbana e con i poliziotti con caschi e tenuta antisommossa, ma le grate, tante, fanno un certo effetto comunque. Se ne accorgono i tifosi veterani e gli anziani che, dicono, una cosa del genere non l’hanno mai vista.

Lo stadio. Il Biondi è pronto. Tutti i cantieri sono terminati e sui piazzali, quello dell’ingresso e quello delle televisioni, non si nota nemmeno un bullone per terra. «Un lavoraccio», dicono gli amministratori comunali ai tanti che chiedono cosa è stato fatto. Il ballatoio delle tribune è pronto da lunedì mattina, ampliato di venti centimetri, così come la normativa antincendio vuole. L’erba del campo sembra perfetta. Un manto di velluto verde acceso che quasi commuove i tifosi di sempre. L’illuminazione è stata potenziata, così come l’impianto acustico. Il service Venditti fa le prove audio che si sentono a centinaia di metri di distanza. Ci sono perfino due celle di sicurezza. I tifosi le fotografano facendo battute su chi sarà tanto fesso da finirci dentro. E le grate, i cancelli e le recinzioni la fanno da padrone. Sembre nu carcere scuote la testa un vecchietto.

La beffa. Tutto è pronto, ma la commissione non arriva. Sono pochi, concitati minuti di panico. I Maio, Valentina, presidente della Virtus, Guglielmo, vice presidente e il loro padre Franco, si stringono in abbracci consolatori. Il sindaco Pupillo e pochi altri “volano” a Chieti: mancano dei documenti, pare che il Genio civile non abbia trasmesso alcune carte. Tra i tifosi si parla di beffa, di punizione, ma questo eccesso di zelo, lo sanno tutti, può determinare la partita di sabato, questo è certo. E in mattinata arriva la notizia del rinvio del sopralluogo. È tutto rimandato a oggi, bisogna ancora incrociare le dita, evitare il panico e tenere i nervi saldi. «Siamo fiduciosi», dice il Pupillo, «la questura ci ha dato parere positivo, così come la Lega calcio. Anche il viceprefetto si è mostrato molto disponibile». Manca l’okay dei vigili del fuoco, il cui parere, in queste intense settimane di lavori, ha pesato moltissimo. Ma è l’ultimo giro di boa: o la va o la spacca. Se si gioca, anche senza tribune, (500 gli abbonamenti per il settore) è già mezza vittoria.

Daria De Laurentiis

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