Statale 16 pericolosa Il Comune realizza sette isole di traffico

Ma il progetto non piace agli albergatori del Golfo d’Oro «Così avremo strade più strette e rallentamenti»

VASTO. Gli albergatori chiedono il miglioramento della viabilità nella riviera con la messa in sicurezza della Statale 16 e l’amministrazione comunale risponde annunciando le isole di traffico per l’attraversamento pedonale. Torna d’attualità la pericolosità del tratto vastese dell’Adriatica, dove in passato si sono verificati incidenti mortali in alcuni punti particolarmente insidiosi per la presenza di residence, hotel e complessi turistici spuntati come funghi in questi ultimi anni.

Tra le priorità indicate dal Consorzio Golfo d’Oro, sodalizio che raggruppa la maggior parte delle strutture alberghiere, c’è il miglioramento complessivo della vivibilità sulla riviera, che passa anche attraverso la realizzazione di infrastrutture per la viabilità. Messo in archivio il sovrappasso che una cordata di imprenditori aveva proposto di realizzare all’altezza del Palahistonium, in contrada San Tommaso, nello stesso tratto in cui qualche anno fa perse la vita un pensionato romano, ecco che spuntano le isole di traffico per l’attraversamento pedonale.

Ad annunciare l’imminente avvio degli interventi concordati con l’Anas - proprietaria della statale Adriatica - è l’amministrazione comunale. «I lavori, che avranno inizio nel corrente mese, prevedono la costruzione di sette isole di traffico che andranno a limitare la velocità dei veicoli, impediranno la possibilità di effettuare sorpassi sul tratto oggetto dei lavori e garantiranno l’attraversamento pedonale in massima sicurezza a turisti, abitanti e residenti della zona», fanno sapere da Palazzo di città, dove precisano che sono due i tratti individuati: uno al km 519+670 (all’altezza del complesso Fortunato) e l’altro al km 521 + 650 (all’altezza Hotel Perrozzi).

Si tratta di interventi risolutivi? Albergatori e operatori turistici non nascondono le loro perplessità. «Le isole di traffico inducono a ridurre la velocità, ma avranno effetti deleteri sulla circolazione veicolare», sostengono alcuni titolari di hotel, «il restringimento della carreggiata porterà a un rallentamento del traffico con la creazione di ingorghi».

Insomma, il timore è che la soluzione individuata non sia la più idonea a dare risposte a un problema che si trascina da anni e che si riacutizza ogni estate con l’arrivo dei turisti. Molti sono convinti invece che la sicurezza di quel tratto di Statale sarebbe aumentata invece con la costruzione di un sovrappasso per l’attraversamento pedonale. Su quell’opera - che avrebbe comportato una spesa di 250mila euro a totale carico delle imprese proponenti - si era espresso favorevolmente anche il consiglio comunale nel 2008. Sta di fatto che di quel sovrappasso si sono completamente perse le tracce, mentre si continua a discutere, più o meno animatamente, sulla pericolosità di quel tratto di riviera dove nel frattempo si sono moltiplicati i residence.

A bloccarne la costruzione è stato il mancato accordo tra le imprese proponenti - Immobiliare Fortunato srl, Mediterranea Investimenti srl, Medim Costruzioni srl, Immobiliare Elga srl, Galasso Costruzioni spa e impresa Eliseo Renato srl - e la ditta proprietaria di un pezzo di terreno che si è rifiutata di cederlo bonariamente.

Anna Bontempo

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