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9 maggio

9 Maggio 2025

Oggi, ma nel 2017, a Ibiza, nelle Isole Baleari spagnole, il tumore al quarto stadio diagnosticatogli nove mesi prima si portava via Roberto Concina, disc jockey e produttore discografico, di 47 anni, conosciuto come “Robert Miles”, e per discotecari e non solo era l’autore di “Children”, il tormentone trance da 5milioni di copie vendute nel mondo estratto dal primo album inciso in studio intitolato “Dreamland”, del 14 novembre 1995. Un pezzo ritenuto dagli addetti ai lavori tra i più ascoltati di sempre del genere dance. E pensare che l’intento principale alla base della produzione della traccia “ipnotica” -sostanzialmente caratterizzata dal connubio tra le armoniose melodie eteree del piano e la crescente di grancassa detta “four on the floor”, tempo ritmico in 4/4 costante profondamente benché uniformemente accentato- era quello di fornire il proprio contributo per tentare di rasserenare gli animi e abbassare il livello di adrenalina dei frequentatori di rave party e night club prima di rincasare. Antidoto per cercare di ridurre il numero d'incidenti automobilistici letali. Quei crash giornalisticamente chiamati “stragi del sabato sera” che nel periodo di gestazione del brano ammontavano a 2mila l’anno solo nel Belpaese. Scelta in controtendenza che era stata accolta molto positivamente.

Particolarmente dalle associazioni di genitori con figli schiantatisi dopo serate troppo su di giri. Icona del genere “dream progressive”, sottogenere della house rientrante comunque nella maxi categoria della musica elettronica, particolarmente degli anni a cavallo tra la metà dei ’90 e l’avvio del nuovo millennio, il compositore (nella foto, particolare, in azione al mixer) era nato in Svizzera, a Fleurier di Val de Travers, da genitori italiani, Albino Concina di Ovada ed Antonietta Lauro di Benevento, emigranti per lavoro. Poi era cresciuto a Fagagna di Udine, cittadina nella quale verrà seppellito. Anche “Fable”, rilasciato il 27 maggio 1996, secondo estratto dal già citato album “Dreamland”, altro suo cavallo di battaglia, era stato apprezzato ed usato per spot pubblicitari e come sigla dell’edizione numero 33 del Festivalbar, trasmessa sull’emittente televisiva Italia 1 dal 28 maggio al 3 settembre, in alternanza con “Children”.