Tagli all’assistenza Dopo la protesta fondi dalla Regione

13 Ottobre 2012

L’assessore Gatti: grazie ai Fas in arrivo 1,2 milioni la Bendotti: storno vietato, denuncia in Procura

LANCIANO. La Regione s’impegna a reperire un milione 200 mila euro per ricoprire il “buco” dei fondi per la non autosufficienza. Lo annuncia l’assessore regionale alle politiche sociali, Paolo Gatti, al termine della manifestazione di protesta, ieri a Pescara, di amministratori, operatori sociali e disabili.

Il maltempo costringe i manifestanti a ripararsi nella sala riunioni dell’assessorato, ma i toni restano agguerriti: sono a rischio i servizi di assistenza per anziani e disabili, che fino ad oggi cooperative ed enti locali hanno portato avanti tra mille difficoltà. I tre milioni di euro erogati dalla Regione sono finiti da un pezzo. All’appello manca ancora un milione e 900 mila euro, che garantirebbe l’assistenza fino alla fine dell’anno. «Le Regioni hanno subito un taglio governativo del 93% delle risorse, stiamo facendo i salti mortali», dice Gatti che ieri ha ricevuto i consiglieri regionali del Pd, Camillo D’Alessandro e Marinella Slocco, ma non i manifestanti, «la settimana scorsa la giunta ha stanziato 8,6 milioni di euro per il sociale. Nei prossimi giorni cercheremo di dare una soluzione alla non autosufficienza, reperendo 1,2 milioni dai Fas che insieme ai 500 mila euro che sono in cassa ci consentono di arrivare quasi alla cifra stanziata originariamente e che era stata dirottata su altri capitoli, ma sempre del sociale. Lavoriamo in silenzio, senza inutili passerelle».

I manifestanti - tra i quali amministratori da tutte e quattro le province - non sono soddisfatti. «C’è voluto l’annuncio di una manifestazione di protesta per spingere l’assessore a dare garanzie a Comuni, enti d’ambito e cooperative», incalza la Sclocco, «ma le cifre che l’assessore Gatti ha promesso non basteranno neanche a coprire le prestazioni già svolte e mai pagate. Restano ancora da stabilire i mezzi economici con i quali far proseguire il prezioso e indispensabile servizio che le cooperative, le associazioni, i Comuni e gli enti d’ambito forniscono a persone non autosufficienti. Non si può gestire un delicato settore come questo navigando a vista».

I consiglieri regionali incontreranno i parlamentari abruzzesi e chiederanno un consiglio straordinario, dove saranno presenti sindacati, associazioni e rappresentanti del mondo del sociale.

«C’è preoccupazione per il futuro», aggiunge Dora Bendotti, assessore di Lanciano, dove la battaglia contro i tagli al sociale è iniziata, «non sappiamo come portare avanti i servizi fino alla fine dell’anno, ma il 2013 sarà ancora più nero poiché il fondo per la non autosufficienza è stato azzerato. È vergognoso difendere diritti che dovrebbero essere scontati. La Regione si vanta di aver risanato i debiti della sanità, ma a che prezzo? Tagliando risorse a bambini disabili, a famiglie con malati gravi, ad anziani senza sostegno. Cooperative e Comuni hanno anticipato servizi e risorse per la Regione, adesso non abbiamo più forze: è il momento di darsi delle priorità e il sociale deve esserlo». Il Comune passerà anche ai fatti. «I fondi statali non potevano essere stornati dalla non autosufficienza», sottolinea la Bendotti, «presenteremo denuncia alla Procura».

Stefania Sorge

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