Taglio dei medici del 118 ora scatta la protesta 

Guardiagrele. Dal Pozzo si appella al Comitato dei sindaci: non votate il piano Asl No anche dal presidente dell’Ordine: restano senza presidi intere aree del Chietino

GUARDIAGRELE. Parte da Guardiagrele la protesta contro il taglio dei medici del 118 voluto dal nuovo direttore Asl Thomas Schael. La riorganizzazione del settore prevede 20 medici del 118 in meno, un provvedimento che tocca Guardiagrele, Casoli, Lama dei Peligni e Villa Santa Maria. Il sindaco di Guardiagrele, Simone Dal Pozzo, invia una lettera ad Asl e Regione e, per conoscenza, anche al prefetto e al difensore civica e promette battaglia anche in seno al Comitato ristretto dei sindaci che si riunisce domani. Alza la voce contro il provvedimento anche il presidente dell’Ordine dei medici Ezio Casale, chiedendo «che si receda dalle decisioni prese evitando inique e negative ricadute sulla popolazione, perché, in casi di emergenza, si lascerebbero scoperte dall’assistenza medica intere aree territoriali, discriminate solo per densità abitativa o per altitudine».
«Eliminare i medici delle ambulanze», aggiunge il sindaco Dal Pozzo, «sopratutto nelle aree interne, espone il territorio ad un grave deficit di assistenza. Si tratta inoltre di una decisione contraddittoria, perché la motivazione è quella di recuperare medici per il Pronto soccorso e punti di primo intervento. Ma si pensa allora di restituire a Guardiagrele l’ospedale, togliendo i medici dalle ambulanze?». Il primo cittadino si domanda quindi quale coerenza ci sia tra le proposte finora sbandierate in piazza e gli atti che sono stati messi nero su bianco nelle delibere della Asl. «Un mese fa», ricorda Dal Pozzo, «avevamo segnalato il pericolo che i Punti di primo soccorso, sarebbero rimasti senza personale. Ma qual è ora la soluzione, prenderlo dalle ambulanze? Da parte nostra possiamo però dire che continueremo a batterci contro queste decisioni con ogni iniziativa. Al Comitato ristretto dei sindaci che tornerà a riunirsi domani lanciamo intanto l’invito a votare contro questo documento». L’eliminazione dei medici dalla postazione del 118 del presidio di Guardiagrele» scrive Dal Pozzo nella lettera inviata ad Asl e Regione, «causerà il depotenziamento della struttura che non sarà più medicalizzata. Ritengo questa previsione gravemente lesiva degli interessi dell’intero territorio, trovandoci di fronte ad una seria menomazione del servizio di emergenze urgenza». Dal Pozzo chiude sottolineando che l’eliminazione del personale medico non appare assolutamente in linea con la decisione di voler restituire al presidio di Guardiagrele la funzione di ospedale.
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