Telecamere a infrarossi per i controlli a scuola  

La Provincia avvia un’indagine su tutti i solai della struttura di via D’Aragona E da domani gli operai saranno al lavoro nelle classi in cui sono caduti i calcinacci

CHIETI. Lavori immediati nelle due classi dove è caduto l’intonaco e controlli in tutta la scuola, con le telecamere a infrarossi, per evitare altri crolli. Così la Provincia di Chieti, proprietaria dell’edificio che ospita l’Istituto industriale Luigi di Savoia (Itis), risponde alle richieste di quasi 1.600 studenti, preoccupati per le condizioni di sicurezza dello stabile di via D’Aragona. Ieri pomeriggio c’è stato l’incontro tra il presidente Mario Pupillo, il dirigente dell’ente Nicola Pasquini, l’architetto Francesco Faraone, una delegazione degli alunni e il professor Eugenio Marchesini, responsabile della sicurezza del di Savoia. Sempre ieri, a scuola, c’è stato anche un sopralluogo dei vigili del fuoco del comando provinciale di Chieti.
La Provincia ha assicurato che, già da domani, gli operai saranno a lavoro nelle due aule in cui si sono staccati i calcinacci: occorrerà circa una settimana, stando alle previsioni dell’ente, per concludere l’intervento. Parallelamente, e sempre da domani, una ditta specializzata si occuperà di effettuare «sopralluoghi visivi su tutti i solai» e di eseguire «attività diagnostiche, campionature e rilievi strumentali per valutare lo stato di salute delle strutture». Verranno utilizzate anche delle termocamere per individuare i punti a rischio invisibili a occhio nudo. L’indagine, che anche in questo caso andrà avanti all’incirca per una settimana, scatterà nelle ore pomeridiane per evitare di intralciare le normali attività scolastiche. Al termine dell’analisi verrà stilata una sorta di mappa e, qualora emergessero delle criticità, la Provincia dovrà decidere come risolvere il problema.
L’allarme sicurezza è partito sabato mattina, quando un pezzo di intonaco è venuto giù colpendo un alunno di 17 anni. Un episodio che ha spinto gli studenti a protestare e organizzare uno sciopero. Nella tarda mattinata di ieri è iniziata a circolare la voce su un secondo crollo avvenuto all’Itis. In realtà, come spiegano anche dalla Provincia, è stato uno dei bidelli a rimuovere alcuni pezzi di intonaco ritenuti pericolanti. Qualcuno ha scattato una foto dei calcinacci finiti a terra e sui banchi e l’immagine ha scatenato il dibattito sui social network.
Ammontano a ben 15 milioni di euro i fondi disponibili per l’Itis, ma gli interventi – stando alle previsioni della Provincia – non partiranno prima della prossima estate, considerando «le complesse procedure» per arrivare agli appalti. E la deputata teatina del Movimento 5 stelle Daniela Torto ha annunciato che presenterà «una richiesta di accesso agli atti alla Provincia per capire per quale motivo i finanziamenti per il di Savoia non siano ancora stati utilizzati».
©RIPRODUZIONE RISERVATA