Tordera e Di Tizio in corsa per la Tercas

Il dopo Di Matteo: già deciso il nuovo manager della Caripe, è Russo ex Bankitalia

TERAMO. Sono già quattro i manager in corsa per la poltrona lasciata libera da Antonio Di Matteo, l'ex direttore generale della Tercas che si è dimesso dall'incarico. E in cima alla lista dei papabili spicca il nome di Rinaldo Tordera, ex dg della Carispaq.

Quando Tordera lasciò L'Aquila la sua città alzò gli scudi per difenderlo e farlo rimanere. Ma c'è anche un altro ex in lizza per il vertice del management del primo polo bancario abruzzese. Spunta infatti il nome del teatino Francesco Di Tizio, ex direttore generale della Carichieti.

Ai due si aggiunge Guido Serafini, direttore generale di Bls, che all'inizio dell'estate era in città per siglare un patto con Confindustria Teramo e Banca popolare di Lanciano e Sulmona, un accordo che consente alle aziende teramane in difficoltà di sfruttare procedure semplicate di accesso al credito. Ma Serafini, negli ambienti dell'istituito di corso San Giorgio, è per ora ritenuto un outsider, visto che solo Tordera e Di Tizio hanno avuto colloqui con il vertice della banca di Corso San Giorgio. Si è trattato di incontri molto riservati il cui tema era come e quando rimpiazzare Di Matteo.

Incontri avvenuti prima ancora che le dimissioni del manager avezzanese diventassero ufficiali. L'obiettivo della Tercas è quello di far proseguire il piano di sviluppo «senza soluzione di continuità» - dicono dalla banca - ma la scelta del successore non sarà immediata.

E' invece Pescara la piazza dove l'istituto dell'avvocato Lino Nisii ha già ridefinito, sulla carta, lo scacchiere. Il nome di chi prenderà il posto di amministratore delegato di Caripe - ricoperto dallo stesso Di Matteo che rivestiva una duplice funzione nel gruppo - è già stato deciso ed è quello Mario Russo.

E' romano di origine ma teramano di adozione essendo stato direttore della filiale di Bankitalia di via Carducci prima di diventare il vice del presidente Nisii nella Cassa di Risparmio di Teramo. Il quadro si chiarirà in tempi molto brevi.

Il consiglio di amministrazione di Caripe, infatti, è stato fissato per lunedì prossimo. Ma il fatto che la scelta non sia pescarese - si affrettano a dire dai piani alti di Tercas - non incide sull'identità territoriale della Cassa vista la presenza nel cda di personaggi come Mauro Angelucci (Confindustria Abruzzo) oppure Andrea Di Properzio e l'avvocato Pierluigi Tenaglia. Sarà inoltre Caripe la controllata del Gruppo su cui Tercas investirà le prossime risorse, «attraverso riorganizzazione ed espansione della gestione del credito verso le piccole imprese», prima ancora di battere altri progetti di crescita come le operazioni Carichieti (l'acquisto del 10 per cento da Intesa) oppure Binter di Pistoia.

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