La procura di Chieti apre un fascicolo sui due vigili del fuoco deceduti

Le vittime Emanuele Capone e Nico Civitella
Disposta la traslazione nell’obitorio dell’ospedale SS. Annunziata, per i successivi esami autoptici, delle salme di Emanuele Capone e Nico Civitella
CHIETI. La Procura di Chieti ha disposto la traslazione nell’obitorio dell’ospedale SS. Annunziata, per i successivi esami autoptici, delle salme di Emanuele Capone e Nico Civitella, i due vigili del fuoco morti in località Balzolo di Pennapiedimonte, il cui recupero è tuttora in corso da parte dei soccorritori coordinati dalla prefettura – ufficio territoriale del governo di Chieti. Successivi ulteriori accertamenti delegati dall’autorità giudiziaria saranno svolti, anche sui luoghi dove si sono verificati i decessi, a cura dei militari del comando provinciale carabinieri di Chieti e del reparto carabinieri forestale “Parco Nazionale Maiella”.
Dunque è stato aperto un fascicolo sulla vicenda. Anche la prefettura teatina fa sapere che “sono in corso le operazioni di trasferimento dei corpi dall’area di ritrovamento, avvenuta all’interno di una forra, ad un’area scoperta, dove sarà possibile consentire l’atterraggio di elicottero del 118 che provvederà al trasporto della salme presso l’obitorio dell’ospedale di Chieti”.
Intanto Marco Piergallini, segretario generale del sindacato dei vigili del fuoco Conapo, esprime "cordoglio ai familiari e ai colleghi di Chieti e profonda commozione per la tragedia sulle alture di Pennapiedimonte", parlando di "due vite spezzate, due caschi rossi che non torneranno più a casa. Il Corpo Nazionale perde oggi due fratelli uniti da una vocazione che non conosce orari: servire, proteggere, addestrarsi oltre il dovere e oltre l'orario di lavoro".
"I due colleghi non erano in servizio - aggiunge Piergallini - ma il loro spirito era lo stesso che li animava ogni giorno nel Corpo. È lì che il destino li ha colti, nel silenzio, ma con l'eco potente di un sacrificio che ci accomuna tutti, l'addestramento continuo". Il Conapo ringrazia tutte le squadre di soccorso "per l'impegno e il rispetto mostrato" e chiede ai vertici del Corpo "una memoria degna, perché un Vigile del Fuoco lo è sempre, anche fuori servizio".
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