Tumori alla tiroide nell'ex AslCasi in aumento di sei volte

Studio dell’equipe di Anatomia patologica dell’ospedale Renzetti dal 2006 a oggi nell'ex asl. D'Orazio: "Servono diagnosi avanzate e più prevenzione"

LANCIANO. Sono aumentati di sei volte, negli ultimi quattro anni, i tumori alla tiroide nell'area dell'ex Asl Lanciano-Vasto. Lo rivela lo studio condotto dall'unità di anatomia patologica dell'ospedale Renzetti. I risultati della indagine saranno presentati venerdì.

Le aree del Frentano e del Vastese registrano più casi di tumore tiroideo. I dati in possesso della Asl rivelano che i pazienti in cura sono sestuplicati dal 2006 ad oggi.

In poco più di quattro anni, cioè, il servizio di Anatomia patologica ha evidenziato un andamento in crescita costante della patologia: dal 6,2 per cento dei casi esaminati nel 2006 si è passati al 35,5 per cento nel 2009.

E nei primi mesi del 2010 l'incidenza del tumore è stata ancora più funesta, con un picco del 37,5 per cento dei casi.

«Pur considerando che la nostra indagine è riferita a numeri molto piccoli, sicuramente non paragonabili alla casistica rilevata in realtà più estese», specifica Alfonso D'Orazio, dirigente medico del servizio che ha condotto lo studio, «ci consegna tuttavia un dato che vale la pena approfondire per spiegare la natura del fenomeno. Bisogna capire se siamo realmente davanti a un aumento dei casi di tumore alla tiroide, oppure se la crescita è legata a tecniche diagnostiche più avanzate, che segnalano anche lesioni piccolissime, e quindi a una maggiore diffusione della cultura della prevenzione».

Il cancro della tiroide, provocato dalla crescita anomala di un gruppo di sue cellule, colpisce soprattutto le donne. I dati completi dello studio saranno presentati venerdì a una platea di esperti, che si ritroveranno a Palazzo degli Studi per una giornata di aggiornamento dedicata alla diagnosi e alla terapia dei tumori alla tiroide.

Vi prenderanno parte i più autorevoli studiosi della materia, tra i quali diversi esponenti della rinomata "scuola" pisana di endocrinologia.

«Abbiamo voluto promuovere un confronto a tutto campo coinvolgendo anche i colleghi di Chieti», sottolinea Giuseppe Pizzicannella, direttore dell'Anatomia patologica dell'area Lanciano-Vasto, «nella convinzione di poter contribuire insieme a migliorare il trattamento dei tumori della tiroide anche in questo territorio».

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