Vanno a scuola ma la loro classe è stata soppressa

12 Settembre 2013

GISSI. Primo giorno di scuola con sorpresa per i venti studenti della prima classe dell’Itc Spataro, indirizzo Servizi informativi, di Gissi. Quando ieri i ragazzi hanno raggiunto la scuola hanno...

GISSI. Primo giorno di scuola con sorpresa per i venti studenti della prima classe dell’Itc Spataro, indirizzo Servizi informativi, di Gissi. Quando ieri i ragazzi hanno raggiunto la scuola hanno scoperto che la loro classe era stata soppressa. La decisione è stata adottata a sorpresa dal dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Rita Viticci, nonostante a giugno la classe avesse ottenuto l’autorizzazione. Gli studenti si sono barricati in biblioteca. Le famiglie, infuriate per le spese sostenute per i libri di testo, hanno consultato alcuni legali.

Il sindaco Nicola Marisi, e il vicesindaco, Agostino Chieffo, si sono schierati con gli studenti. «È una scelta assurda. Dopo l’ospedale e le industrie ci privano anche delle scuole e per due studenti in meno», protesta Marisi. Chieffo annuncia un ricorso. Sulla vicenda è intervenuto il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio. In una lettera inviata alla Viticci, Di Giuseppantonio rimarca i disagi creati alle famiglie degli studenti e al territorio. «Troncare la prima classe significa chiudere l’indirizzo e limitare l’offerta formativa dell’istituto penalizzando ulteriormente le prospettive precarie del mondo della scuola». (p.c.)

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