Vendita Palazzo De Majo, la Regione si oppone: "Disonorevole cederlo così"
Lettera del presidente Marsilio alla Fondazione Banco di Napoli e ad altri enti e Regioni: "Spiacevole sensazione di essere stati strumentalmente sfruttati"
CHIETI. «La decisione dell'ente napoletano di alienare Palazzo de Majo a una cifra irrisoria appare disonorevole soprattutto considerando che questo edificio fu acquisito con l'obiettivo di preservare la presenza di una Fondazione bancaria di rilievo nella città di Chieti, in seguito a una difficile scelta dell'ex Fondazione Carichieti. Oggi, di fronte a questa notizia, proviamo un sentimento di profonda delusione e la spiacevole sensazione di essere stati strumentalmente sfruttati per fini ben diversi da quelli dichiarati e con un significato etico molto più elevato». Scrive così in una lettera il presidente della Regione, Marco Marsilio al consiglio generale, al consiglio di amministrazione e al direttore generale della Fondazione Banco di Napoli, al rettore dell'Università di Chieti-Pescara, al presidente della Camera di commercio nonché ai presidenti delle giunte regionali di Basilicata, Campania, Calabria, Molise e Puglia, al sindaco di Napoli, al ministro e al vice ministro dell'Economia e delle Finanze.
Marsilio esprime la sua ferma opposizione alla recente decisione della Fondazione di procedere con la svendita di Palazzo dè Majo, "splendida testimonianza architettonica nel cuore di Chieti".
«La Regione Abruzzo - conclude Marsilio - in qualità di ente designante dei membri dell'organo di indirizzo della Fondazione Banco di Napoli, è fermamente intenzionata a rappresentare presso il ministero dell'Economia e delle Finanze la necessità di avviare le opportune verifiche su questo percorso intrapreso dalla Fondazione».