Verdi chiude la stagione al Marrucino

«La Traviata» con la direzione di Claudio Desderi e la regia di Ludek Golat

Paola Antonucci, Park Sung Kyu e Carmelo Caruso sono gli interpreti principali della «Traviata» che sarà in scena da domani a martedì al Marrucino di Chieti. L’opera conclude la stagione lirica 2008/2009 ed è stata presentata ieri mattina, nel foyer del teatro teatino, dal direttore artistico Gabriele Di Iorio, dal regista Ludek Golat, dal sindaco Francesco Ricci, dall’assessore alla Cultura Carmelina Di Cosmo.

 «Sembrava non riuscissimo a fare un terzo titolo e invece la cultura supera sempre ogni ostacolo», ha esordito ieri Di Iorio presentando il capolavoro di Verdi. «La cultura è ciò che muove di più le coscienze, soprattutto in questo momento così luttuoso per noi abruzzesi. Il teatro Marrucino è lieto di poter offrire ospitalità all’Orchestra sinfonica abruzzese che rimarrà qui a Chieti per tutto il tempo a loro necessario. Questa collaborazione la vedo come un arricchimento per il nostro teatro e per la nostra città.

 Tra le collaborazioni artistiche e culturali è da sottolineare il protocollo di intesa siglato con il Comune di Pescara per far sì che, finalmente, tra le due città ci sia una collaborazione forte nell’ottica di un’area metropolitana. La Traviata può essere un valido inizio per rendere sempre più vicine le due città. Ma la Traviata ha pensato anche alle popolazioni colpite dal terremoto. Per la serata di lunedì e per quella di martedì metteremo a disposizione i pullman per portare a Chieti ogni sera cento persone, ovviamente viaggio e biglietti sono a nostre spese».

 Assente giustificato (era in teatro a fare le prove) il direttore d’orchestra Claudio Desderi che però ha affidato a un comunicato il suo pensiero sull’opera: «Traviata, mito per primedonne e di passioni, titolo che più popolare non si può. E questa Traviata giunge, come avvenne per l’apertura della Scala nelle macerie della seconda guerra mondiale a Milano, col proposito di metabolizzare col fascino della musica l’enorme dolore che attanaglia in questo periodo il grande cuore d’Abruzzo. Anche Traviata ebbe il suo cataclisma, nel 1853 al suo debutto veneziano, un debutto catastrofico che ne pronosticava la fine, data l’impudenza di presentare sulla scena lirica la contemporaneità del soggetto: la denunzia della ottusa bigotteria operistica della borghesia provinciale la falsa spensieratezza dell’aristocrazia parigina sfruttatrice delle cortigiane di lusso infierendo gelidamente nei sentimenti e nelle quotidianità della vita».

 Le recite sono in programma domani alle 21, domenica 24 alle 17 e lunedì 25 e martedì 26 alle ore 21.
 Violetta Valery sarà interpretata da Paola Antonucci (23-25 maggio) e Federica Giansanti (24-26 maggio); Alfredo Germont da Park Sung Kyu (23-25 maggio) e Francesco Marsiglia (24-26 maggio); Giorgio Germont da Carmelo Caruso (25-26 maggio) e Alvaro Lozaro (23-24 maggio). Flora Bervoix da Ozge Kalieloglu; Annina da Sabina Davide; Gastone da Orlando Polidoro; il barone Douphol da Nejat Isik Belen; il marchese Dobigny da Raffaele Pisani; il dottor Grenvil da Matteo Maria Ferretti.
 Orchestra e Coro del Teatro Marrucino diretti da Claudio Desderi, maestro del coro Fabio D’Orazio