Verlengia: il Marrucino ignora Stanislavskj

Ma il direttore Di Martino risponde: «Non abbiamo avuto alcuna richiesta, sarà stato un equivoco»

CHIETI. «Il teatro Marrucino ha lasciato del tutto inevasa ogni reiterata, puntuale e cordiale proposta scritta e telefonica per poter organizzare, anche gratuitamente, un incontro su Stanislavskij in occasione del 150° anniversario della sua nascita. Questa vicenda aggrava la condizione di una sede teatrale importante che si sta distaccando sempre di più dalla frequentazione della propria cittadinanza». È quanto denuncia Paolo Verlengia, dottore di ricerca alla D’Annunzio con una lunga esperienza alle spalle di assistente alla cattedra di Storia del teatro e dello spettacolo. Replica Cesare Di Martino, direttore amministrativo del Marrucino. «A noi non è pervenuta nessuna richiesta. Evidentemente è stata avanzata- dice- prima della ristrutturazione organizzativa del personale del teatro. Il Marrucino è aperto a tutti e le numerose iniziative che stiamo portando avanti lo dimostrano». Eppure il workshop su Stanislavskij oggi pomeriggio verrà ospitato, con un nuovo evento in programma il 31 maggio, nei locali della libreria De Luca e non in quella che poteva essere una sede più consona come il teatro Marrucino. Una vera e propria beffa per Verlengia che non si capacita per quanto accaduto malgrado, ad onor del vero, altri enti culturali del territorio abbiano declinato la sua richiesta. «Avrei apprezzato il riscontro di una risposta negativa, motivata dal fatto che per l’anniversario di un personaggio come Stanislavskij fosse già prevista un’attività alternativa. E invece non è stato così. A questo punto», attacca Verlengia, «mi viene da chiedere di cosa si occupa un teatro pubblico come il Marrucino e a cosa serve la sua direzione amministrativa ed artistica».

Non basta. Il dottore della D’Annunzio va oltre e domanda se i vertici della Deputazione teatrale siano solo attaccati alle poltrone e ai rispettivi stipendi. «Se così fosse serve trasparenza», aggiunge Verlengia, «Sulla gestione di un ente pubblico sia in termini di attività offerte al proprio territorio che di modalità di impiego dei fondi gestiti». Replica Di Martino: «Il teatro Marrucino, grazie all’impegno dell’ente e della Deputazione, sta tornando lentamente ai fasti di un tempo. Queste accuse non ci appartengono e sono sicuramente frutto di un equivoco».

Jari Orsini

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