il piano per la riapertura 

Verna: «Le scuole  saranno pronte per settembre»

LANCIANO. È ancora incerto il futuro delle scuole cittadine, ma restano ferme le misure di distanziamento sociale. Lo comunica il vice sindaco e assessore all’istruzione Giacinto Verna, impegnato in...

LANCIANO. È ancora incerto il futuro delle scuole cittadine, ma restano ferme le misure di distanziamento sociale. Lo comunica il vice sindaco e assessore all’istruzione Giacinto Verna, impegnato in questi giorni in una ricognizione di tutti gli istituti scolastici. Dal Governo le indicazioni sono ancora vaghe. Al momento si confermano solo le misure del mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale, della frequente igienizzazione delle mani e delle superfici e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. «Siamo consapevoli del forte bisogno di scuola per le famiglie», interviene Verna, «per questo stiamo lavorando per avviare concrete azioni e raccogliere proposte progettuali per la ripartenza a settembre». Vanno quindi avanti le attività di programmazione degli interventi da realizzare per la riapertura delle scuole in sicurezza, portate avanti attraverso contatti costanti con i dirigenti scolastici. «Siamo vicini ai presidi in questa fase di incertezza», riprende l’assessore, «con le scuole abbiamo avviato una serie di verifiche per farci trovare pronti quando si dovrà intervenire». I monitoraggi riguardano la capienza delle aule rispetto al parametro della distanza minima interpersonale e il dimensionamento dei vari locali e spazi comuni, interni ed esterni, nella prospettiva della riorganizzazione delle modalità di fruibilità e dei percorsi di accesso; la presenza di banchi doppi che saranno sostituiti con banchi singoli; la raccolta di dati sul numero delle famiglie che hanno problemi di connessione ad internet, per mancanza o insufficienza di rete fissa o mobile oppure di dispositivi digitali. «L’idea è di creare un fondo per l’acquisto di supporti digitali o pacchetti internet gratuiti», spiega ancora l’assessore, «in modo da essere pronti nella malaugurata ipotesi che si debba proseguire, in qualche misura, anche con la didattica a distanza». Gli uffici stanno inoltre valutando, come suggerito a livello nazionale, la possibilità di utilizzare per le attività scolastiche spazi pubblici come palazzetti dello sport e biblioteche, opzione che tuttavia al momento appare di difficile attuazione. Dopo i progetti avviati nella fase 1 con il SocialNido, rivolto ai 79 bambini che frequentano gli asili nido comunali, e l’assistenza specialistica a circa 70 bambini disabili, il settore Pubblica istruzione sta sviluppando nuovi servizi come ad esempio l'attivazione della modalità di iscrizione online per mensa e trasporto scolastico». (d.d.l.)